Campo Ligure e Masone chiedono un incontro urgente con il Prefetto di Genova
Chi vive da sempre nell’entroterra ligure è abituato a fare i conti con qualche disagio legato al territorio, è consapevole che durante la stagione invernale si deve mettere in conto qualche copiosa nevicata che può rendere avventuroso un normale giorno di scuola o lavoro, ma come dicono anche i primi cittadini di Campo Ligure e Masone “quando è troppo, è troppo…”
È infatti dell’ultimo momento il comunicato, che abbiamo ricevuto nella nostra redazione delle Valli Stura e Orba, da cui apprendiamo che i Comuni di Campo Ligure e Masone hanno richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Genova per valutare alcune importanti proposte volte a recuperare, almeno in minima parte, una situazione legata al trasporto pubblico divenuta insostenibile per i cittadini della Valle Stura.
Una lunga storia di disagi
Va ricordato che le Valli Stura, Orba e il vicino ovadese stanno vivendo una serie di disagi legati al trasporto pubblico e alla mobilità in generale che non conosce precedenti. Infatti dal 2018, dopo il tragico crollo del ponte Morandi a Genova, è iniziato, per i residenti in questa porzione di entroterra che si trova alle immediate spalle del capoluogo ligure, un vero e proprio girone infernale in cui giorno dopo giorno è sempre più difficile raggiungere Genova ed il vicino Basso Piemonte, sia con i mezzi pubblici sia con quelli privati. Questo accade perché ad una già arcinota situazione legata al servizio di trasporto ferroviario locale sulla linea “Genova – Ovada – Acqui Terme”, che i pendolari da decenni lamentano essere inadeguata alle esigenze di chi vive nel territorio, si sono aggiunti i problemi legati alle disastrose condizioni della rete autostradale A26, emerse a seguito di ispezioni di verifica avviate solo dopo il tragico evento genovese in cui persero drammaticamente la vita 43 persone.
Le frane e la pandemia
Come se ciò fosse cosa da poco, si aggiunsero nel breve periodo successivo la pandemia e la frana caduta sulla statale 456 del Turchino in località Gnocchetto che, per parecchi mesi, complicò ulteriormente la vita a migliaia di residenti e non solo. Gli amministratori locali hanno sempre affrontato le situazioni, cercando di volta in volta le possibili soluzioni per alleviare le difficoltà dei loro concittadini, ma in questi giorni, con la scadenza dei termini dell’emergenza sanitaria, imposta a suo tempo per contrastare la pandemia da covid19, si sono trovati a fare i conti con la soppressione da lunedì di ben 13 bus locali, utilizzati principalmente dagli studenti, comunicata con il nuovo orario e decisa senza alcun preavviso (benché il termine dell’emergenza sanitaria fosse noto da fine Febbraio) e senza una motivazione, dato che gli orari scolastici non hanno avuto alcuna variazione.
Le proposte dei Sindaci di Campo Ligure e Masone
Le proposte che i Sindaci di Campo Ligure e Masone dichiarano di voler presentare al Prefetto di Genova sono le seguenti:
- Ripristinare almeno le più importanti (2/3) corse tagliate sino a fine anno scolastico. Ciò è ampiamente motivato dal fatto che con la fine dello stato di emergenza non sono stati modificati gli orari di ingresso/uscita degli studenti;
- Nel caso non fosse possibile ripristinare le corse, richiedere di condividere eventuali modifiche agli orari in modo da ridurre al minimo i disagi,
- Discutere la non più accettabile situazione dei costi di trasporto per chi risiede nella nostra valle e deve farsi carico di 3 diversi abbonamenti per spostarsi da Campo Ligure a Genova (treno + ATP + AMT per un costo di circa 140 euro/mese.
Fausto Piombo