Le nuove norme che regolano le trasmissioni delle emittenti private nel nuovo sistema digitale coinvolgono anche la piccola televisione che dai lontani anni Ottanta opera nell’entroterra genovese, in Valle Stura
Nel corso della seduta pubblica, tenutasi in Liguria il 18 marzo 2022, è stata confermata la graduatoria, già stilata dal Ministero, che indica tra le reti televisive che potranno proseguire la loro attività, tra questa anche Telemasone. Purtroppo quella che a prima vista può apparire come un’ottima notizia è per una piccola realtà come Telemasone una vera è propria doccia fredda, perché le nuove indicazioni, che potrebbero consentire alla piccola televisione valligiana la diffusione dei suoi programmi su tutto il territorio regionale, comportano per la stessa costi insostenibili quantificabili in 60.000 euro annui per l’utilizzo di una rete di I livello o, nella migliore ipotesi, in 27.000 euro per la diffusione dei programmi attraverso una rete di II livello
Va da sé che per il piccolo gruppo editoriale televisivo masonese, tenuto in vita dalla sola forza di pochi volontari e dal sostegno derivante esclusivamente dai contributi dei comuni della vallata, questo nuovo stato di cose rischia di decretare la fine delle trasmissioni di questa realtà piccola ma significativamente importante per la Valle Stura e per la Liguria.
Nei giorni scorsi l’Unione dei Comuni S.O.L. si è fatta portavoce dei volontari della televisione locale avanzando la proposta di una richiesta di una frequenza riservata con operatività limitata ai soli comuni del comprensorio della Valle Stura.
Va da sé che per il piccolo gruppo editoriale televisivo masonese, tenuto in vita dalla sola forza di pochi volontari e dal sostegno derivante esclusivamente dai contributi dei comuni della vallata, questo nuovo stato di cose rischia di decretare la fine delle trasmissioni di questa realtà piccola ma significativamente importante per la Valle Stura e per la Liguria.
Nei giorni scorsi l’Unione dei Comuni S.O.L. si è fatta portavoce dei volontari della televisione locale avanzando la proposta di una richiesta di una frequenza riservata con operatività limitata ai soli comuni del comprensorio della Valle Stura.
Giacomo Piombo
La storia di Telemasone
Telemasone nasce nel 1984 a Masone (Ge) con una propria testata giornalistica curando la diffusione in Valle Stura, nei comuni di Masone, Campo Ligure e Rossiglione, di un notiziario molto seguito nell’intera vallata e realizzando documentari con finalità conservative della cultura e delle tradizioni locali. La natura di Telemasone è quella di emittente comunitaria, che fu prima proprietà dell’Associazione Pro Loco di Masone e successivamente di un’associazione senza fini di lucro creata ad hoc e denominata “Multimedia no profit”, la cui attività viene da sempre svolta e garantita da volontari che hanno a cuore la tutela e la difesa di quel patrimonio immateriale che solo una tv locale con finalità non certo venali può assicurare. Infatti, nei suoi quasi quarant’anni di costante attività, la piccola redazione televisiva masonese ha raccolto in un archivio organizzato una importante raccolta di video, costituita da registrazioni di programmi realizzati nello studio televisivo, da brevi documentari, notiziari ed altro materiale, che costituisce già oggi una vera e propria memoria storica dei paesi della vallata e non solo, delle attività dei suoi abitanti, degli usi e dei costumi e delle tante storie, più o meno datate, tramandate da persone, più o meno note, in maggior parte ormai scomparse raccolte attraverso interessanti interviste.
(g.p.)