Un percorso didattico che potrebbe rappresentare un’idea per valorizzare siti in disuso delle città. Ad esempio a Novi Ligure (Al) il progetto qui di seguito illustrato potrebbe diventare un’ottima iniziativa per valorizzare il Parco castello!
Se ad Urbe (Sv), là dove scorre l’Orba selvosa, come ebbe a chiamarla Alessandro Manzoni, nella sua patriottica ode “Marzo 1821”, vi è la “Contea dei Varelfi” di Lorena Zunino, nella Valle d’Aosta, là dove scende impetuosa la “gemina Dora”, per usare le parole del poeta, vi è il sentiero dei “Bébé en marche” realizzato dal maestro d’ascia Eliseo Landart di La Salle
Eliseo Landart ha infatti realizzato a Morgex un sentiero animato da piccole stazioni didattiche all’interno delle quali i bimbi possono dare sfogo alla loro immaginazione imparando. E così Landart usando sapientemente l’ascia ha trasformato tronchi di legno in gnomi, funghi e funghetti, grossi zoccoli, ma anche postazioni per il “tiro delle pigne” con tanto di conta punti e addirittura un labirinto letterario.
Noi partendo per una escursione da Morgex a Pré-Saint-Didier siamo incappati quasi per caso in questo parco didattico, dove Eliseo Landart stava posizionando le sue sculture in legno e non abbiamo potuto fare a meno di realizzare questo servizio, pensando alla Contea dei Varelfi di Vara Inferiore (Urbe) e al Monte Tariné abitato anch’esso da gnomi sapientemente sagomati nel legno, posti, da una mano ignota, a indomiti guardiani di quel monte!
Gian Battista Cassulo