Cari amici dell’inchiostro, oggi ospito nella mia “Bacheca” questa riflessione del nostro GB, che mi sento di condividere pienamente, perché anch’io con il mio lavoro di insegnate che mi porta a frequentare i vari Istituti scolastici, mi trovo spesso a dovermi creare i “miei punti di riferimento”, come appoggio tra un’ora e l’altra di lezione o nell’attesa dei rientri pomeridiani. ma ecco quanto ci dice GB a proposito dei bar! Marta calcagno – Direttore responsabile de “l’inchiostro fresco”
I Bar, se non ci fossero bisognerebbe inventarli!!!
Quando, per lavoro ma anche per diporto, ci si deve muovere, ognuno di noi si crea i suoi punti fissi di riferimento. Io, che peregrino praticamente una volta al mese tra la Val d’Aosta e Novi Ligure mi sono creato tre mie “isole d’approdo” alle quali non so assolutamente rinunciare. A La Salle quest’isola è il Bar “la Tavernetta” dove Erik mi fa trovare ogni mattina “belle pronto” il mio giornale, “Il Secolo XIX” e un fumante caffè. A Novi Ligure è al “Caffè dei Portici” dove getto l’ancora, perché lì c’è Andrea che appena ti vede, ti prepara subito una colazione o un aperitivo coi fiocchi, mentre ad Aosta ho il Bar Giorgi, dove Giuliano fa un caffè con i fiocchi e le brioche sono una delizia. Un bel tris d’assi dove mi sento veramente a casa mia e oggi abbiamo intervistato Andrea che sta per farsi alcuni giorni di meritate ferie!!!!!
Gian Battista Cassulo
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