Domani sabato 3 settembre 2022 cade l’anniversario dell’attentato nel quale il 3 settembre 1982 perirono a Palermo il Generale dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo
Cari Lettori oggi mi onoro di ospitare nella mia “Bacheca” il ricordo del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, con spietatezza ucciso quarant’anni fa a Palermo assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta, Domenico Russo. Una pagina oscura della nostra storia che ha visto cadere sul campo un fedele servitore dello Stato. Carlo Alberto Dalla Chiesa giunse in Sicilia nel 1966 come Comandante della Legione dei Carabinieri di Palermo e subito si contraddistinse per il rapporto umano che impostò con i suoi uomini e per i suoi metodi di indagine che lo portarono a disegnare, sulla base dei legami famigliari, l’architettura dell’organizzaione mafiosa su Palermo. Ma accanto alla Mafia, Dalla Chiesa si occupa anche delle Brigate Rosse nel 1973, quando viene promosso Generale, e si mette sulle tracce del commando che aveva sequestrato Mario Sossi, intraprendendo una difficile trattativa per la liberazione dl magistrato e nel contempo per contrastare il terrorismo di sinistra. Ma la madre delle sue battaglie è stata certamente quella condotta contro Cosa Nostra. Una battaglia che si concluderà tragicamente la sera del 3 settembre del 1982. Noi oggi lo vogliamo ricordare quando, un anno prima di essere ucciso, rilasciò una sua intervista a Enzo Biagi. Quasi un testamento spirituale! Marta Calcagno – Direttore responsabile de “l’inchiostro fresco”
Esiste un collegamento tra mafia e politica? in una famosa intervista uscita nel 1981 lo chiedeva Enzo Biagi al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. L’anno successivo il Generale verrà barbaramente ucciso e questa domanda resta oggi, a 40 anni di distanza, è ancora più valida.