LE FRANE KILLER E I LORO COMPLICI

In questi giorni a tenere banco sui giornali e nei servizi TV sono le frane

Questa estate si è parlato a lungo del crollo del ghiacciaio della Marmolada avvenuta nel luglio di quest’anno e ora si sta palando della frana di Casamicciola sull’isola di Ischia. Sia nel primo come nel secondo caso sul banco degli imputati il cambiamento climatico e le piogge eccezionali. Ma sono solo questi due elementi naturali i veri colpevoli di quanto sta succedendo? Personalmente penso proprio di no e credo che accanto agli eventi naturali, in questi disastri vi siano molti complici se non veri e propri killer.

Nel caso della Marmolada, e delle Alpi in genere, il territorio è stato sconvolto da piste da sci, per le mountainbike e per la creazione di villaggi turistici, lasciando invece nell’abbandono, o quasi, i vecchi e storici sentieri, nonché gli antichi masi in gran parte ridotti a veri e propri ruderi.

E la stessa cosa la si può dire anche per l’Appennino, come ci ha tragicamente dimostrato la valanga di Rigopiano, che il 18 gennaio 2018 letteralmente spianò un albergo che, chissà perché, era stato costruito ex novo proprio al centro di un canalone.

Per l’isola d‘Ischia, a fronte di quanto è successo l’altro ieri, per descriverlo si può adoperare una sola parola: “Rapallizzazione”, ovvero la costruzione selvaggia di tutto e di più   relativa a strade, condomini, villette, box e altro.

E su questo disastro i politici e i giornalisti compiacenti, altro non sanno che levare gli occhi al cielo accusando gli eventi atmosferici dello sfascio al quale stiamo assistendo.

Eppure accanto agli eventi atmosferici vi sono molti complici in carne e ossa. Come scoprirli?

Basterebbe fare un’indagine catastale e vedere come certi terreni erano censiti e prendere nota dei vari passaggi di mano per poi constatare come questi terreni sono stati riqualificati. Dopodiché basterebbe andare negli Uffici tecnici, comunali, provinciali, regionali, e vedere le varianti ai piani regolatori e prendere nota delle firme apposte sotto questi documenti che avallano le varie trasformazioni urbanistiche e infine, andando a vedere, sempre scartabellando le concessioni edilizie rilasciate dagli Uffici tecnici comunali, che cosa è stato realizzato su questi terreni, e anche lì prendere nota delle firme dei progettisti, delle imprese e dei sindaci e assessori all’urbanistica di quei comuni  e il gioco è fatto: abbiamo trovato i complici!

Complici in carne e ossa che abitano su questa terra, che oltre all’urbanizzazione selvaggia si sono anche “dimenticati” dell’ordinaria manutenzione!

Noi come giornale, è già da anni che documentiamo con tutti i mezzi a nostra disposizione quanto è accaduto sta accadendo nella nostra zona dove siamo presenti con “l’inchiostro fresco”, ma noi nel nostro piccolo, più che fare opera di testimonianza altro non possiamo fare!

Gian Battista Cassulo

Nella foto di copertina la frana avvenuta nel 2019 alle spalle dl Castello di Novi Ligure, dove negli anni Novanta venne urbanizzata la collina retrostante

Nel filmato, qui sotto riprodotto girato nel 2021, sono documentate alcune frane che tra il 2014 e il 2021 hanno colpito la Valle Stura

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