Nell’ambito del progetto “Rete Teatri” presentato a Acqui Terme a inizio 2022 e finalizzato a rilanciare lo spettacolo dal vivo e la partecipazione “in presenza” dopo le difficoltà del 2020 e del 2021 a causa delle restrizioni sanitarie con la creazione di un “cartellone diffuso” nelle provincie di Alessandria, Asti, Savona e Cuneo, a Monastero Bormida (At) va in scena in collaborazione con il Comune un classico del repertorio del grande Gilberto Govi: la commedia “Articolo Quinto”. La Val Bormida piemontese è uno dei punti nevralgici dell’attività di Rete Teatri, e la commedia di Govi, infatti, è rappresentata nell’ambito della Rassegna “Monastero 2022-2023”
4 febbraio 2023 – Monastero Bormida (AT) ore 21.00 Teatro Comunale via Marconi 19
Dopo numerosi successi in tanti teatri italiani tra i quali il Teatro Nazionale di Genova con oltre 1500 spettatori, lo spettacolo ispirato alla commedia di Govi approda finalmente in Val Bormida. Il titolo della commedia trae origine da un antico detto genovese: “l’articolo quinto, chi l’ha in mano ha vinto” e sarà proprio un “articolo quinto” a farla spuntare, alla fine, proprio al protagonista. Una commedia “senza tempo”: il nuovo adattamento offre, accanto alla tradizione del dialetto, personaggi briosi e situazioni esilaranti ed equivoci divertenti ancor oggi possibili. Un’occasione per assistere a una commedia visibile, a differenza di altri successi di Govi, solo nelle nuove rappresentazioni a teatro, per mancanza dei video originali. Quello di Monastero è un nuovo e esilarante adattamento, arricchito di nuovi elementi comici.
SINOSSI
Tommaso e Camilla potrebbero essere una tranquilla coppia senza problemi, ne figli: lei vedova di un caro amico di Tommaso, lui modesto impiegato in Comune. Le complicazioni invece nascono dalla convivenza con le due sorelle della moglie, Cecilia quasi coetanea di Camilla ed anch’essa vedova e Ofelia, molto più giovane di loro, viziata e capricciosa. La vita di Tommaso non è delle più facili perché tutte le attenzioni delle due sorelle maggiori sono rivolte ad Ofelia: ogni suo desiderio è da esaudire, ogni suo capriccio va accontentato, feste, vita mondana, abiti costosi, cibi particolari. È pur vero che la ragazza deve trovare un marito, ma per Tommaso è una vita d’inferno. Spunti di schietta comicità nascono poi dalla gelosia di Giacinto, marito della cugina Gemma e padre di Lina, dagli equivoci che nascono dalla presenza in casa di Vittorio, giovane e ricco parente, ma soprattutto dai repentini cambiamenti di umore di Camilla e Cecilia nei confronti di Tommaso.