Valerio Pastorino da pilota di trial a Direttore della “Commissione Prove” per l’America Latina della Federazione Motociclistica Internazionale
Da Fausto Piombo, che, assieme a Giacomo Piombo, cura per “l’inchiostro fresco” l’inserto specialistico “Ruote & Motori” riceviamo e pubblichiamo questa nota sulla figura di Valerio Pastorino. La redazione
Conobbi Valerio Pastorino nel lontano 1979, anno in cui diventai fortunato possessore di una nuovissima Fantic Motor 125 trial. In quegli anni gli sport del fuoristrada a due ruote più diffusi erano la regolarità ed il motocross, mentre il trial era ai più quasi sconosciuto e le pochissime moto da trial circolanti in dalle mie parti in quel periodo erano utilizzate per escursioni a bassa velocità su sentieri di campagna per svago o per impieghi utilitari da parte di cacciatori e pescatori. Ma la concessionaria Fantic Motor f.lli Rampini di Novi Ligure mi consegnò all’atto del ritiro della moto immacolata anche il manuale “Ama la natura, scopri il trial”, scritto dal pilota Roberto Cattone per la fabbrica Fantic Motor di Barzago, in cui erano spiegate le tecniche di base per avvicinarsi alla pratica del trial. Quel manuale fu per me utilissimo perché, unico novello trialista del mio paese non avevo altra possibilità per imparare i rudimenti di quello sport che se pur sconosciuto si rivelò per me affascinante.
Ma in una domenica di quell’estate ebbi l’occasione di incontrare nella piazza principale di Campo Ligure (Genova) un motociclista in sella ad una moto simile alla mia: era Valerio Pastorino pilota Fantic residente a Costa di Ovada, un piccolo borgo in provincia di Alessandria distante pochi chilometri da casa mia. Fu un incontro decisivo per me perché Valerio mi invitò subito a praticare trial insieme a lui offrendosi spontaneamente per una lezione di trial che fu per me di grande aiuto permettendomi di iniziare a praticare il trial con maggiore sicurezza e facilità.
Da quel giorno ebbi altre occasioni di incontrare Valerio Pastorino ed un giorno del 1981 decidemmo insieme ad altri amici di Campo Ligure di formare un gruppo con la finalità di portare i trial indoor in Liguria. L’obiettivo fu centrato e nell’aprile del 1982 all’interno dello stadio Comunale di Campo Ligure fu allestito un percorso di trial con ostacoli artificiali che, la sera di un sabato indimenticabile di quella primavera, vide il Campione Americano di trial Scott Head, sotto la luce dei riflettori che illuminavano a giorno il terreno di gara, percorrere le difficili zone ideate da Valerio Pastorino. Fu un vero successo ed il Campione Americano, vittorioso sugli altri concorrenti, conobbe oltre al calore del pubblico della Valle Stura anche le bellezze paesaggistiche di Campo Ligure e la cucina tipica regionale grazie alle ricette squisite preparate da una locale Osteria, creando per il paese un’importante occasione pubblicitaria completamente gratuita, finendo sulle pagine di un’importante rivista specializzata (v. rivista MotoSprint aprile 1982).
Fu quello il primo di altri eventi organizzati da Valerio Pastorino insieme al Gruppo Amici del Trial Campo Ligure, infatti l’anno successivo lo stadio di Campo Ligure vide calcare il terreno di gara, allestito per un nuovo evento, da un Diego Bosis appena quattordicenne ma già dotato di tutte le migliori doti trialistiche con cui mandò in visibilio il numeroso pubblico che gremiva gli spalti, lasciando chiaramente intuire che presto sarebbe diventato uno tra i migliori trialisti del mondo.
Valerio Pastorino portò in Valle Stura, a Masone per precisione, la Squadra Acrobatica di trial Fantic Motor di cui faceva parte e fu sempre presente con i suoi insostituibili consigli tecnici anche nelle varie gare di trial organizzate in Valle Stura e nell’ovadese.
La sua carriera di pilota di trial vide aumentare esponenzialmente i suoi impegni agonistici che lo allontanarono dai luoghi d’origine, portandolo addirittura in Sud America dove ha fondato anche una scuola di trial. Chi lo ha conosciuto non si è mai scordato di lui e oggi sta suscitando grande emozione apprendere dalla stampa internazionale che Valerio Pastorino, personalità nel settore motociclistico, conosciuto e stimato dai piloti nell’ambito del Campionato Mondiale di Trial, ha ricevuto la nomina a Direttore della Commissione Trial dell’America Latina.
Nei giorni scorsi ho personalmente inviato un messaggio a Valerio per congratularmi con lui anche a nome de l’inchiostro fresco e poco dopo ho ricevuto la sua chiamata, durante la quale, oltre a scambiarci reciprocamente i saluti a quasi quarant’anni dall’ultima stretta di mano, mi ha raccontato le sue ultime avventure in ambito motociclistico aggiornandomi anche sulla sua recente “promozione” a Direttore FIM dell’America Latina. Come ha raccontato, il prestigioso incarico gli è stato conferito poco prima di Natale (un bellissimo regalo ndr.) con un messaggio del Presidente della FIM America Latina, con il quale veniva informato della fiducia a lui accordata e dell’assegnazione dell’importante mandato. L’emozione del nostro conterraneo si avvertiva dal tono della sua voce che anche attraverso il telefono non riusciva a contenere, mentre raccontava di avere accolto l’investitura con molto entusiasmo e di nutrire le migliori intenzioni per far crescere il trial, nel suo ambito di competenza, come merita e di avere in serbo un interessante progetto rivolto in modo particolare ai giovani.
La Redazione de l’inchiostro fresco rivolge a Valerio Pastorino i migliori auguri per il suo incarico con la speranza di riuscire in un prossimo futuro a ritrovarlo in Valle Stura per organizzare un nuovo evento trialistico di successo come quelli degli indimenticabili anni ottanta.
Fausto Piombo