Una riflessione a proposito della soppressione della linea ferroviaria “Novi – Ovada”, conosciuta come la “tramvia della Val d’Orba”
Cari lettori de “l’inchiostro fresco” visionando la bella serie di foto d’epoca che Alessandro Negri ha raccolto in un album titolato “Novi com’era“, mi ha “folgorato” uno scatto degli anni Sessanta, dove appariva la stazione di Novi Ligure vista dall’alto, nella quale chiaramente appariva l’interconnessione della tramvia “Novi – Ovada“, il mitico trenino della Val d’Orba, con la “Torino Genova“.
Come tutti sappiamo una classe politica a dir poco irresponsabile, nel 1952 decretò lo smantellamento di tale tramvia, per sostituirla con le corriere!
Se oggi quella tramvia, che con molti sacrifici era stata realizzata nel 1881 e che a Basaluzzo (nel 1887) aveva una diramazione per Bosco Marengo e Frugarolo (e che era in previsione, sempre diramandosi da Basaluzzo, un ramo verso Gavi), fosse ancora in esercizio, gli ovadesi, oltre alla storica linea “Genova – Ovada – Acqui Terme“, potrebbero oggi usufruire anche dell’altra storica linea “Torino – Genova” e non sarebbero invece relegati all’isolamento nel quale invece attualmente giacciono.
Ma come suol dirsi: le colpe dei padri ricadono sempre sui figli!!!!
Gian Battista Cassulo