Dedico questo articolo ai miei genitori, Liliana e Pierino, per ricordarli per sempre. Senza il loro affetto, la loro presenza, non sarei mai riuscito in questa impresa che qui di seguito vi racconto! Grazie mamma e papà, sarete sempre con me!!! Il vostro GB
“Fare un giornale” non è solo andare in giro a caccia di notizie, scrivere i pezzi, bisticciarsi su questo o quello da pubblicare, andare a cercare la pubblicità, impaginarlo, ma anche andare a distribuirlo, a portarlo direttamente nelle mani dei lettori, o meglio accompagnarlo come si fa con il bambino quando lo si porta a scuola e lo si stringe al cuore prima di vederlo entrare da solo in classe !!!!
Noi questo lavoro lo abbiamo fatto sin dal 1998, quando il giornale è diventato il “giornale dei paesi”, per dare voce a chi non l’aveva. E lo abbiamo fatto sino al 2020, quando poi la pandemia ha scompaginato il nostro modo di vivere!
Prima del 1998, poiché “l’inchiostro fresco” è nato nel 1985, quando lo iscrivemmo al n. 322 del Registro Stampa del Tribunale di Alessandria, questa fatica non c’era in quanto il giornale era prettamente culturale e lo leggevano quattro gatti, ma dal 1998 con la sua iscrizione al n. 11700 del Registro degli Operatori della Comunicazione (il R.OC.), le cose cambiarono.
Dal formato A/3 piegato in due e riprodotto con una tiratura limitata di 2 mila copie presso la D.P.S. di Genova, distribuite in gran parte tra gli studenti della Facoltà di Scienze Politiche dell’Ateneo genovese, passammo al formato tabloid stampato in tipografia, prima presso il San Biagio Stampa di Genova Bolzaneto e poi presso lo stabilimento Sarnub (ora ITS) di Cavaglià, arrivando ad una tiratura stabile di 20 mila copie con punte di 30 mila con le edizioni speciali!
Poi, con la pandemia che ci impedì ogni movimento e non potendo più metterlo nei nostri espositori ubicati nei vari centri commerciali e nei supermercati dell’Oltregiogo, dal 2020 abbiamo iniziato a pubblicarlo solo online, usufruendo della nostra iscrizione specifica al n. 36 del Registro Stampa del Tribunale di Alessandria, che avevamo attivato, quasi come segno premonitore, sin dal 2016.
Dal 2020 è così diventato un vero e proprio giornale online realizzato dai nostri due digital designer, Ilenia Procopio e Lorenzo Muscarà, assieme alla nostra “storica” grafica Anna Barisone e conserva la sua sede e redazione centrale a Novi Ligure (Al) in via Paolo Giacometti, 52, ma ha redazioni staccate in Valle Stura (Capo redattore Giacomo Piombo e Videomaker Fausto Piombo) e in Valle Scrivia (capo redattore Fausto Cavo) e da poco tempo anche una in Valle d’Aosta (responsabile di zona Gian Battista Cassulo), dove molti residenti dell’Oltregiogo vanno in vacanza o hanno addirittura casa.
Essendo l’editore del giornale un circolo culturale, il “Club Fratelli Rosselli” di Novi Ligure (Al), compito principale del giornale era ed è quello, oltre a dar voce al territorio, di formare giovani giornalisti, in modo tale da onorare pienamente l’Art. 21 della nostra Costituzione.
quando la redazione era in via Roma – Capriata d’Orba
E proprio per favorire l’amore per la libertà di stampa sin dai primi banchi di scuola, creammo all’interno del giornale un inserto, “l’inchiostrino” e “l’inchiostrone”, redatto, di concerto con i loro insegnanti, dagli alunni e dagli studenti delle Scuole primarie e secondarie ricadenti nella nostra zona di distribuzione!
Oggi la nostra redazione, con Direttore responsabile Marta Calcagno, è tutta composta da giornalisti muniti di apposito “Patentino da Giornalisti pubblicisti”, conseguito dopo due anni di praticantato presso la nostra redazione centrale, rilasciato dall’Ordine nazionale dei giornalisti di Torino e di Genova e in redazione annoveriamo anche due giornalisti professionisti, quali Genny Notaianni e Arnaldo Liguori, che danno smalto al nostro gruppo. E questo per “l’inchiostro fresco” è un grande motivo di orgoglio!
E in questo 2023 da poco iniziato, un altro dei nostri collaboratori, Fausto Cavo; ha conseguito il patentino da Giornalista pubblicista e siamo sicuri che saprà farne buon uso nell’interesse collettivo!
Ma la vita al giornale non è mai stata semplice, perché “l’inchiostro fresco” non ha mai goduto di sovvenzioni pubbliche e si è mantenuto esclusivamente in forza delle sue entrate pubblicitarie con le quali, grazie ad Umberto e a Giusy che rispettivamente si occupavano della raccolta pubblicitaria e della contabilità. oltre a mantenere in vita la redazione, ha sponsorizzato moltissime iniziative culturali, sportive e di intrattenimento vario, e chi ha conseguito il patentino da giornalista pubblicista presso “l’inchiostro fresco” se lo è meritato “lacrime e sangue” come dimostra questo scherzoso filmato, che documenta anche quanta sia stata la fatica per distribuirlo!
Il “Club Fratelli Rosselli” di Novi Ligure – Editore de “l’inchiostro fresco”