I collegamenti ferroviari tornano prepotentemente di attualità perché ci si rende materialmente conto che sono il tessuto connettivo del Paese e che potrebbero favorire il ripopolamento delle cosiddette “aree interne”
La strategicità della Tranvia “Novi – Ovada” un by- pass tra il novese e l’ovadese
La pubblicazione di una foto d’epoca tratta dalla collezione di Alessandro Negri, dove si vede a Novi Ligure, l’interconnessione della storica “Tranvia Novi – Ovada” realizzata nel 1881 e soppressa nel 1952, con la linea ferroviaria “Torino – Genova”, ha riscosso molto successo e acceso un ampio dibattito su quella scelta, che personalmente ho definito “scellerata”, che di fatto ha tolto ad Ovada, all’ovadese e di conseguenza anche alla Valle Stura, la possibilità di avere un’alternativa di collegamento con il Capoluogo ligure.
Ovada, infatti, oggi soffre di un pericoloso isolamento in quanto è collegata con Genova attraverso la linea ferroviaria “Genova -Ovada – Acqui Terme – Asti”, realizzata su pressione dell’allora Ministro dei Lavori Pubblici Giuseppe Saracco nel 1894, che è a binario unico e soggetta a molte difficoltà strutturali e anche l’alternativa autostradale, attraverso la A/26, presenta molte criticità. Inoltre la linea ferroviaria “Alessandria – Ovada” sin dal 2012 è stata disabilitata al servizio viaggiatori e deputata solo a quello merci.
Se la “Tranvia Novi – Ovada”, e naturalmente adeguata alle moderne necessità, rivedendo le interconnessioni con la restante rete ferroviaria sia ad Ovada come a Novi, fosse ancora in esercizio, Ovada e l’ovadese, assieme alla Valle Stura, godrebbero di un ampio respiro avendo un by-pass notevole non solo verso il mare, ma anche verso Torino e Milano come si dimostra in questa cartina che abbiamo preparato per voi.
Gian Battista Cassulo
Nelle pagine qui sotto riportate il servizio che facemmo a giugno 2012 su “l’inchiostro fresco”
Vedere nostro articolo titolato: QUANDO LE SCELTE SCELLERATE DEL PASSATO RICADONO PESANTEMENTE SUL PRESENTE