Un gioiello culturale di grande interesse scoperto da Andrea Macciò
In pieno centro di Tortona (Al), a pochi metri dalla centralissima Via Emilia, dalla stazione ferroviaria e dal Duomo, dal maggio 2018 si trova un gioiello nascosto di grande interesse culturale: la Gipsoteca “Luigi Aghemo” dedicata allo scultore torinese
A differenza della casa-museo dedicata al pittore tortonese Angelo Barabino, la Gipsoteca Aghemo nasce nel 2018, dopo l’accordo tra gli eredi dell’artista Riccardo e Graziella Dotti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che gestisce anche Casa Barabino e la Pinacoteca dedicata al Divisionismo.
Fino al 2018 il Fondo dell’artista si trovava a Pinerolo: quando i locali sono stati dichiarati inagibili, è stato individuata una sede adeguata nella ex struttura didattica della Pinacoteca, in Via Ottone Calcinara. Oggi lo spazio ospita, disposte in piccolo atrio e una grande sala centrale, le opere del Maestro: in prevalenza gessi, ma possiamo ammirare anche numerose sculture in bronzo.
CHI ERA LUIGI AGHEMO
Luigi Aghemo, nato a Torino nel 1884, si è formato a Parigi presso l’Istituto Belle Arti Boullé e ha vissuto tutta la vita tra la capitale francese e Torino. A Parigi Aghemo frequenta molti artisti, senza però vivere intensamente la vita mondana della città come “les italiens de Paris” Boldini, De Nittis e Zandomeneghi. Nel 1952 torna a Torino con la moglie Orsola Bertotti e alla sua morte si trasferisce a Pinerolo presso la famiglia Dotti, dove continuerà a dipingere fino alla morte, avvenuta nel 1976. La vita artistica di Aghemo si svolge essenzialmente nella prima metà del Novecento, l’epoca delle avanguardie artistiche, un periodo di grandi cambiamenti e sommovimenti. L’opera di Aghemo scultore, ma anche pittore e cesellatore, appare molto accurata dal punto di vista tecnico e, in particolare nelle opere giovanili, particolarmente aderente ai riferimenti classici, affiancati a una sensibilità moderna nei confronti del vero.
LE SUE CARATTERISTICHE ARTISTICHE
La sua opera ricorda per molti aspetti quello del casalese Leonardo Bistolfi, per i temi (l’arte cimiteriale e la ritrattistica in particolare) e per gli aspetti tecnici del modellato con i suoi tratti “non finiti” risultando tuttavia più “classico” e meno tormentato nel tratto del maestro casalese.
Ne “La figura e l’opera di Luigi Aghemo” Cinzia Tesio accosta l’opera dello scultore pinerolese a un “impressionismo nella scultura” a proposito del metodo del bozzetto e del “non finito” che apportano effetti pittorici all’opera, e che distinguono l’opera di Aghemo dagli stili ottocenteschi del neoclassicismo e del naturalismo. Un artista associato a Auguste Rodin, che resta “classico” nella formazione e fedele alla figurazione, ma nello stesso tempo è portatore di un linguaggio innovativo e personalissimo.
LE SUE OPERE
Tra le opere in mostra alla Gipsoteca di Tortona, segnaliamo i ritratti dell’erede Graziella Dotti e del senatore Giovanni Agnelli, i numerosi bozzetti di monumenti funebri di grande formato, il bronzo dai toni drammatici “vinta” e numerose opere di piccolo formato. In mostra anche alcuni quadri ad olio di Luigi Aghemo.
La Gipsoteca Luigi Aghemo è aperta la prima domenica del mese (esclusi Natale e Capodanno) dalle ore 15 alle ore 19, in Via Ottone Calcinara, 12, a ingresso libero. Nella stessa domenica è possibile visitare anche la Casa-Museo del pittore tortonese Angelo Barabino.
Andrea Macciò