Silvano d’Orba, in provincia di Alessandria, è un bel paese, ricco di storia e di attività commerciali, posto sul confine tra il novese e l’ovadese e più che novese si sente ovadese
Qui, con il circolo “ir Bagiu” si è sviluppato un vero e proprio laboratorio politico e culturale animato da personaggi quali Sergio Basso e Pierfranco Romero, purtroppo ormai scomparsi ma sempre vivi nel nostro ricordo, che hanno tracciato un solco per Silvano, individuandolo come il paese dell’ambiente e capitale di una città ideale, Rondinaria, da fare rinascere sulle ceneri di mitico “castrum” romano, qui presente ai tempi di Giulio Cesare acquartierato ad Acqui Terme.
Ed oggi con il sindaco Pino Coco, prosegue questo cammino con diversi eventi, come ad esempio un convegno sull’importanza delle Aree Interne e iniziative varie come l’ospitalità di studenti del circuito Erasmus.
Il tutto su un impianto commerciale e artigianale molto vivo, che fa di questo paese, grazie anche alla presenza di un suo passato storico molto importante, rappresentato dall’imponente castello e dalle sue chiese, un centro vivo e vitale della Valle dell’Orb, e che ha saputo uscire dai suoi ristretti confini locali con la creazione del Premio Nazionale dei Burattini, titolato “Ai bravi Burattinai d’Italia”.
Fortunatamente, come diceva mio nonno Batista di Capriata d’Orba, “il mondo è formato da una metà di gente che compra e da una metà che vende, che ogni giorno si rincorrono ed è per questo che gira bene”, anche per l’ambiente se al mondo c’è un gruppo di sporcaccioni, c’è sempre pronto un gruppo di brave persone che si prende la briga di ripulire tutto, come appunto nel caso del gruppo ovadese del “Plastic free”, che ciclicamente organizza dei “clean up” per tutelare l’ambiente
E proprio sabato 22 Aprile 2023, “Giornata mondiale della terra”, a Silvano d’Orba si è svolto un “clean up” Plastic free, per sottolineare l’attenzione per l’ambiente che qui si respira, purtroppo deturpata da una piccola minoranza, che lascia dietro di sé il suo maleducatissimo segno, abbandonano nei boschi, nei fossi, nelle anse dei fiumi e dei torrenti e negli anfratti che ritiene siano più nascosti, cose vecchie e di tutto e di più.
“Di fianco al Cimitero e sulla sponda sinistra del Piota, alla confluenza col l’Orba, abbiamo raccolto diversi metri cubi di rifiuti vari – ci dice Giovanni Sanguineti del gruppo ovadese “Plastic Free” – Ricordo che le sponde dell’Orba ispirarono Mogol per il celebre pezzo Emozioni cantato da Lucio Battisti”
E allora ci sovvengono quelle parole, che sanno di poesia: “Seguir con gli occhi un airone lungo il fiume e poi ritrovarsi a volare…“.
“Ma noi non abbiamo visto aironi – ci dice con aria sconsolata, Giovanni Sanguineti – ma tanti rifiuti di plastica, metallo e altro. Questi rifiuti se non rimossi possono finire nel Po e nel Mare Adriatico”.
E i rifiuti sono stati talmente tanti che, per portarli alla discarica di Econet, sono stati necessari alcuni viaggi di un furgoncino, tanto che, al vederli, ci verrebbe da pensare ad un cartello che abbiamo visto affisso non mi ricordo dove e che ammoniva gli escursionisti con queste parole: “Nei boschi gli animali non sporcano, ma gli uomini sì. Si prega dunque i signori uomini di comportarsi come gli animali”.
Gian Battista Cassulo