Dopo anni di attesa, sciolto un nodo urbanistico che darà ampio respiro alla vita dei masonesi
Al posto di tre palazzi, sull’area ex Cerusa verranno realizzate opere di interesse pubblico come un’area destinata a mercato, una “zona giochi” per i bimbi, il completamento della “promenade” lungo lo Stura, parcheggi e quant’altro per rendere vivibile questo strategico sedime che fa da cerniera tra la parte più antica di Masone e il suo successivo sviluppo urbano.
È quanto annunciato proprio in questi giorni dal sindaco Omar Missarelli, che ha comunicato alla popolazione di avere firmato l’atto di acquisto per l’area ex Cerusa dall’Impresa edile “Valle Verde Costruzioni”, per un importo complessivo di 550 mila Euro e il rimborso degli oneri di urbanizzazione che già erano stati versati dalla vecchia proprietà.
Si conclude così una vicenda durata più di dieci anni e per la risoluzione della quale già si era molto impegnato l’ex sindaco Enrico Piccardo, purtroppo prematuramente scomparso.
E così là dove un tempo sorgeva un cotonificio, che aveva dato lavoro e benessere ma poi caduto nell’abbandono, tanto che nell’autunno del 2010 erano iniziati gli interventi per la sua demolizione, nascerà una sorta di nuova agorà dove i masonesi potranno riunirsi e godere di servizi comuni e utili ad un tessuto urbano ormai già molto costipato.
Dopo l’iniziale progetto per la realizzazione di tre edifici, ha prevalso dunque la risoluzione di destinare a luogo pubblico quest’area strategica, andando a soddisfare molte aspettative ed anche specifiche richieste sollevate da numerosi masonesi.
Noi come giornale ci eravamo già a suo tempo occupati dell’ex Cerusa e avevamo affrontato l’argomento con gli occhi dell’ingenuità dei bambini, pubblicando sull’Inchiostrino di Novembre/Dicembre 2010, l’inserto de “l’inchiostro fresco” completamente redatto dagli alunni delle scuole primarie e secondarie, un articolo dal titolo: “Ritorniamo al Cerusa” a firma di Lucia Ottonello della classe 2° A della Scuola Media di Masone.
Per la lungimiranza e l’attualità di quell’articolo, con gande piacere ve lo riproponiamo oggi, quando a distanza di 13 anni si sta realizzando forse quel sogno a occhi aperti di Lucia Ottonello e di tanti suoi compagni di scuola.
Gian Battista Cassulo
RITORNIAMO SUL CERUSA… (articolo di Lucia Ottonello classe 2A – Scuole medie di Masone)
Masone – Per la gioia dei Masonesi, finalmente a inizio autunno sono stati avviati i lavori di demolizione dell’ex cotonificio Cerusa. In questo periodo molti, pensionati e non, sono diventati spettatori, seduti sulle panchine davanti al Comune oppure in piedi su quelle di Via Roma, mentre alcuni ragazzi si sono raccolti presso la Playa per discutere sul cantiere. Purtroppo, durante i lavori, l’involontaria rottura di una cisterna ha provocato la fuoriuscita di una sostanza che si è dispersa lungo lo Stura, lasciando fra l’altro un odore sgradevole. Da allora vari auto-spurghi si sono avvicendati per “catturare” il liquido inquinante, lavorando per oltre due settimane, giorno e notte senza sosta. Molti abitanti, soprattutto della zona di Bertè o del Paese Vecchio, hanno osservato che, senza il Cerusa, Masone non sembra più lo stesso, dà un senso di pulito, di aperto e di sgombro. In effetti anche a me, di ritorno da scuola, non vedere il Cerusa ha provocato un effetto insolito. Il progetto prevede strutture abitative che, per destinazione e aspetto, non avranno nulla del vecchio edificio. Sarebbe bello però rinominare l’area Piazza Cerusa, in memoria della fabbrica e delle persone che vi hanno lavorato. E lo sarebbe di più se potesse essere ricavato qualche spazio per i più giovani. Chi sa…
Ottonello Lucia, 2° Media Masone