Intervistato Venerdì 11 Agosto, riportiamo le parole del capogruppo di maggioranza Luca Patelli, aprendo un libero spazio di replica
Patelli, lei è risultato essere il candidato che ha raggiunto il maggior numero di preferenze tra gli eletti. Ora ha una bella responsabilità.
“Decisamente. Ma questo è uno dei fattori che mi stimola nel fare di più e meglio. Quando ho compreso di aver ricevuto 214 preferenze sono rimasto sorpreso. Ringrazio tutte le persone che hanno creduto in me all’appuntamento elettorale.”
Attualmente ricopre il ruolo di capogruppo di maggioranza. Nonostante avesse già avuto un’esperienza politica come consigliere di opposizione, visto anche il suo risultato elettorale, molti si aspettavano che ricoprisse ora la carica di Assessore.
“Si mi sarebbe piaciuto molto, ma per me le priorità sono soprattutto Novi e i cittadini novesi con i loro problemi. Certo avrei potuto ambire ad altro, a posizioni anche meglio retribuite ma non è questo il mio intento, la mia visione politica. Essere stato indicato come capogruppo è un onore, un ruolo importante e di grande responsabilità.”
Ci parli della sua visione.
“Si basa su tre concetti per me fondamentali: politica del fare, difesa culturale dell’area politica che rappresento, lotta alla mancata partecipazione della cittadinanza. Con il primo concetto intendo sottolineare che la politica dev’essere vicina alle persone e cercare di risolvere le sue problematiche. I cittadini vogliono che i politici “facciano”. Le diatribe mediatiche o le tante parole non vengono apprezzate e perciò voglio impegnarmi per risolvere attivamente i problemi dei cittadini. Con il secondo concetto, mi riferisco in particolare all’importanza che ha il lavoro. Io rappresento il centro sinistra e per me la difesa del posto di lavoro e la qualità dello stesso sono basilari. A parer mio non basta esprimere la sola vicinanza ai lavoratori in difficoltà nella nostra città. Novi è una città produttiva per vocazione, qui c’è il saper fare. La mia intenzione è sensibilizzare la popolazione sul tema e mobilitarla con iniziative in sua difesa se ci fosse bisogno, come ho fatto anche quando ero all’opposizione. E con il terzo concetto, intendo portare la politica più vicina alle persone, meno chiusa nel Palazzo. Nell’ultimo appuntamento elettorale, al turno di ballottaggio il 60% circa dei novesi aventi diritto non si è recato alle urne. Ecco, io mi pongo come obbiettivo di riuscire a dissipare la sfiducia che c’è nella politica locale, facendo partecipare maggiormente i novesi alla cosa pubblica.”
Un problema che si presenta anche su scala nazionale. Che cosa intende fare nello specifico?
“Abbiamo proposto un regolamento che obblighi le amministrazioni comunali a fare un’assemblea pubblica ogni qualvolta ci saranno da fare grandi progetti per la città. Ne ha parlato il Sindaco Muliere durante il terzo consiglio mentre si discutevano le linee programmatiche. Questo punto era presente nel nostro programma elettorale, punto per me molto importante. Creare una sorta di urbanistica partecipata, un’azione limitata alle grandi opere, intendo. Credo che questo scuoterebbe i novesi e li attirerebbe, essendo coinvolti nelle discussioni dove potrebbero esprimere la loro opinione. L’Amministrazione inoltre potrebbe imparare molto dai suggerimenti che i cittadini potrebbero fornire. E poi, intendo riprendere alcune vecchie tradizioni novesi, come la “Novinfiore”, ma associarle anche ad iniziative più recenti. Creare degli eventi, sono convinto, aiuterebbe a ricompattare la comunità.”
Pensa che la sua visione della politica sia in parte condivisa anche dall’opposizione o vi trovate su fronti opposti?
“Come ho detto in occasione del primo Consiglio Comunale alle opposizioni, noi siamo in Consiglio allo stesso modo e con la stessa dignità. A mio avviso dobbiamo mettere da parte i toni litigiosi che hanno contraddistinto gran parte della precedente consigliatura. Io non sono per le liti ma per dare ai cittadini la possibilità di scegliere quale sia per loro la migliore programmazione e soprattutto visione politica.”
Fausto Cavo
Faccio i complimenti al consigliere Luca Patelli: per una volta qualcuno non solo elenca i concetti fondamentali della sua visione politica, ma li esplicita in modo da renderli concreti.
Non nascondo che mi fa infuriare il metodo, che adottano quasi tutti i partiti, di elencare i temi su cui focalizzarsi, per poi non specificare in che modo intendono occuparsene.
Così, piaccia o meno, è tutto molto più chiaro.
Bene, anche se ii pare riduttivo indicare la creazione “di una sorta di urbanistica partecipata, un’azione limitata alle grandi opere”. È importante ascoltare idee, proposte, suggerimenti
necessità dei cittadini che costituiscono la comunità. Contribuire ad una miglior qualità della vita non richiede necessariamente la realizzazione di grandi opere.