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UN DOTTO SOCIOLOGO A RAI NEWS 24

A volte la demagogia, anzi sempre, fa perdere di vista la realtà delle cose

Questa mattina (Venerdì 8 settembre 2023), a Rai News 24 a commentare con Roberto Vicaretti i giornali in edicola, vi è un illustre sociologo e il tema sul quale si focalizza la discussione è quello relativo alle devianze giovanili e al bullismo

E il discorso che viene fuori per contrastare questo fenomeno, non è tanto quello repressivo, come viene interpretato dall’illustre sociologo (del quale mi sfugge il nome) ospite di Vicaretti, ma quello culturale a partire dagli insegnamenti scolastici. Quindi, secondo quanto emerge da questi commenti mattutini, l’arma vincente per fronteggiare le devianze giovanili sta nella scuola. Parole sante!

Condivido anch’io questa impostazione di pensiero anche perché non posso fare a meno di ricordare gli insegnamenti del Mazzini, quando affermava che “l’istruzione è il pane dell’anima”, o quelli di Marx quando citava che l’educazione del minore (il fanciullo, come scriveva lui) doveva essere incentrata sull’autorità dell’insegnante, autorità non intesa come “imposizione” ma come “autorevolezza”. 

E allora, anche con negli occhi il disastro di Caivano che non è di oggi ma che affonda le sue radici nel tempo, sono andato a rivedermi l’elenco dei Ministri della Pubblica Istruzione in carica nell’ultimo decennio, dal 2011 al 2022 (Fonte: Wikipedia). Eccolo:

Alla luce di quanto sopra esposto e alla luce di quanto l’illustre sociologo, ospite questa mattina di Vicaretti, ha detto a proposito dell’istruzione come mezzo per contrare le devianze giovanili, mi chiedo cosa abbiano fatto dal 2011 al 2022 questi ministri, responsabili del dicastero preposto all’organizzazione scolastica, per stimolare nelle nuove generazioni il senso di cittadinanza e la cultura del reciproco rispetto, prima dell’odierno arrivo del governo Meloni entrato in carica nell’ottobre del 2022 e ora duramente criticato per le sue scelte giudicate di natura repressiva?

Gian Battista Cassulo

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