All’età di 103 anni se ne è andata una persona che potremmo definire un testimone del suo tempo
Nella foto di copertina Bruno Santin con i figli Valter e Paola nel giorno del suo centesimo compleanno
Sempre seduto al “suo” tavolino nel dehors del centralissimo Bar Carletto in via Girardengo a Novi Ligure: me lo ricordo ancora così l’amico Santin, che lì lo ritrovavo puntualmente all’ora dell’aperitivo o nel pomeriggio all’ora del caffè, ogni volta che ritornavo in visita alla mia città!
Mi ha telefonicamente informato della sua mancanza, l’amico Umberto Cecchetto, e io sono rimasto senza parole perché per me Santin era “immortale” e anche se qualcuno potrebbe dire che ormai aveva una veneranda età, mi sento di potere certamente affermare che chi muore per i propri cari, per gli amici e per i conoscenti è sempre giovane.
E Santin era effettivamente sempre giovane perché si teneva sempre aggiornato su tutto quello che gli accadeva attorno e su tutto aveva sempre da dire la sua, mantenendo la sua vena politica sempre attiva.
Santin infatti è sempre stato un socialista di fede riformista e lo era anche ai tempi quando a Novi i riformisti si contavano sulla punta delle dita di una mano, mentre oggi lo sono quasi tutti! Era in minoranza, ma era una minoranza che aveva ragione!
Ciao Santin, sei stato un grande e anche se non mi puoi più sentire, ti ringrazio per avermi sempre dato buoni consigli, quando insieme si parlava di politica e, per farti rimanere ancora un attimo con noi, vorrei ricordarti con l’intervista che ti feci in occasione del tuo centesimo compleanno, ripubblicando il filmato che ti feci in quella occasione!
Ciao Santin…. e un abbraccio anche da tutti gli amici de “l’inchiostro fresco”!
Gian Battista Cassulo