Dalla nostra redazione staccata in Valle d’Aosta, abbiamo ricevuto questo reportage su una escursione molto impegnativa durata sette ore sul Mont Chétif, una cima impervia alta 2.343 metri che domina Courmayeur e la Val Veny ed è situata proprio di fonte al Monte Bianco e alla sua catena
La montagna insegna non solo ad amare la natura, ma a conquistarla con rispetto
Mercoledì 27 settembre 2023, siamo saliti a Mont Chétif a quota 2.343 metri s.l.m., che è una montagna della Grande Sassière e che, con la sua forma a cono rovesciato, copre la vista del Monte Bianco a Courmayeur
Parcheggiata l’auto a Dolonne (Courmayeur), abbiamo preso un sentiero a quota 1.216, iniziando a salire alle 11,30 per scendere alle 18,30. Sette ore di escursione, tra salita e discesa per superare un dislivello di oltre mille metri, con una sola sosta in vetta di mezz’ora circa. Gino Bartali diceva che in montagna si sentiva più vicino a Dio.
Io salendo lungo quel ripido e stretto sentiero, mi sono sentito in competizione con me stesso e in cima mi sono detto: “Ce l’ho fatta!!!”.
E vedere sotto di me Courmayeur e la Val Veny come fossero carta geografica è stata una soddisfazione immensa perché da quel momento, quando dal basso guarderò la punta di questo monte, potrò dire: “Io lassù ci sono stato!”.
Perché la montagna ti insegna proprio questo: ti insegna a vincere con te stesso! Ma da soli è dura e io fortunatamente con me avevo Giusy!
Gian Battista Cassulo