NOVI LIGURE: UN CARTELLO STRADALE ALQUANTO SIBILLINO

Le indicazioni dovrebbero essere chiare, altrimenti in una città il rischio di confusioni e incidenti è sempre dietro l’angolo

Il nostro Umberto Cecchetto, sempre attento al luogo ove vive e ai suoi dintorni, ma anche sempre pronto a recepire le segnalazioni che giungono alla nostra redazione di Novi Ligure, ha scoperto in quella che continua ad essere la “piazza delle corriere”, in via Pietro Isola a Novi Ligure, un cartello alquanto “sibillino”, che riproduciamo nella foto di copertina, perché non vi è riportata alcuna indicazione. Ed allora ci è nata la seguente riflessione. La redazione

Cosa vorrà dire il cartello stradale, che riportiamo in apertura di questo servizio (vedi foto di apertura), privo di indicazioni sistemato su una piazza che continua ad essere fermata di testa di numerose corriere, nonostante che, negli anni Novanta, di fronte alla stazione FS, sradicando alberi secolari, si è costruito un “movicentro” per favorire l’immediato scambio “gomma-rotaia”, come pomposamente fu detto a quei tempi, e rendere così la vita dei pendolari e dei viaggiatori più agevole?

A distanza di anni le corriere continuano a fare sosta lontano dalla stazione e il “movicentro” sostanzialmente si è rivelato un parcheggio interrato poco usato, se si esclude il giovedì, giorno di mercato, il Bike-sharing, lì demagogicamente inaugurato è miseramente andato al macero, e in via Pietro Isola, dove un tempo c’era la stazioncina del mitico “Trenino della Val d’Orba”, ignobilmente soppresso nel 1952, invece degli stalli e delle pensiline di arrivo per le autocorriere (magari con un piccolo edificio per i servizi igienici, utili per chi viaggia) e del grande parcheggio a servizio del Centro storico per il suo rilancio, hanno eretto nuove costruzioni e un supermercato.

Accidenti che bel risultato urbanistico! E ora c’è questo cartello. Cosa vorrà dire? Ai nostri Amministratori l’ardua sentenza!

Gian Battista Cassulo

Nella foto di copertina in alto il cartello “sibillino” fotografato dal nostro Umberto Cecchetto

  

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