Il Comune celebra la Giornata Nazionale degli Alberi dando il via ad un progetto di piantumazione e sensibilizzazione sul verde
In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi che si celebrerà il prossimo 21 Novembre con lo scopo di sensibilizzare tutti i cittadini alla cura del patrimonio arboreo, dei boschi e del verde urbano, il Comune di Serravalle Scrivia pianterà i primi nuovi alberi, iniziando dal Parco Comunale “Ragazzi della Benedicta” per proseguire nelle altre aree individuate nel progetto.
L’intento sarà quello di migliorare la qualità della vita del paese, attraverso la messa a dimora di nuove piante, rivitalizzando gli spazi urbani e rendendoli più respirabili.
Un’iniziativa che parte dall’Assessore all’Ambiente Anna Maria Massone e che comprende oltre al progetto di piantumazione l’organizzazione, da parte del Comune e in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Martiri della Benedicta”, dello spettacolo teatrale “Sulle orme dell’uomo che piantava gli alberi”di Gianni Repetto, inteso a diffondere tra le nuove generazioni, in accordo con linee guida ministeriali, la consapevolezza dell’assoluta necessità di salvaguardare e valorizzare l’ambiente e il patrimonio arboreo e boschivo, di ridurre le emissioni inquinanti, di prevenire il dissesto idrogeologico e di migliorare la qualità dell’aria. Lo spettacolo si svolgerà nell’aula magna della struttura, l’orario di inizio è previsto per le 09.45.
Fausto Cavo
Lo spettacolo
“Si tratta di una rilettura teatrale dell’opera omonima di Jean Giono” spiega Gianni Repetto “integrata con storie di bosco della montagna di Marcarolo e brani di altri autori che, come lo scrittore francese, hanno celebrato la natura come unica nostra speranza di sopravvivenza. Si spazia da Ovidio a D.H.Lawrence, da Cechov a Brecht, da Prevert a Bradbury, il tutto scandito da “pezzi” musicali classici e moderni ispirati alla natura nei suoi vari aspetti. Una riflessione a tutto campo sul rapporto degli uomini con gli alberi, sulle diversità di approccio che si sono susseguite nelle varie epoche fino allo “smarrimento” della contemporaneità nella quale pare che l’uomo abbia spezzato il filo millenario che lo legava al bosco e alla sua sacralità. E allora ecco tagli indiscriminati e privi di competenza, spesso portati avanti con un furore degno di miglior causa, come quella dell’uomo di Giono, che in poco più di mezzo secolo, anziché tagliarne, ne ha piantato centinaia di migliaia di alberi. Un monito per chiunque veda nelle piante un semplice oggetto di consumo nel solco del fatidico cupio dissolvi che ormai da troppo tempo agita gli uomini cosiddetti civilizzati”.