Un’antica tradizione che rimane nel cuore dei cavalieri

Anche se ormai non ho più il mio cavallo, il mitico e indimenticato Sambor che purtroppo non sono riuscito a tenere con me sino all’ultimo, mi è rimasto nel cuore un antico rito: quello di portare il pane ai cavalli a Natale e all’ultimo dell’anno, come atto di riconoscenza per quello che i cavalli nella storia e ancora oggi hanno fatto e fanno per noi.

Se l’umanità oggi è quello che è, in buona parte lo deve ai cavalli che sino a non più di un secolo fa erano il motore del mondo!

E così ieri, giovedì 28 dicembre 2023, siamo saliti alla “Bellaria”, il bel maneggio che si stende con i suoi impianti e suoi ampi paddock sulle alture tra Novi e Pasturana, diretto dall’istruttore federale Aniceto Patrone e lì abbiamo incontrato il nostro amico Fioravante Patrone che molto gentilmente ci ha accompagnato in questa nostra visita.

E siamo giunti al momento giusto perché abbiamo visto una giovane promessa della “categoria brevetti”, Fiammetta che su Papaya, assieme ad altre due giovani amazzoni, si stava allenando sotto l’occhio vigile di Aniceto, mentre sullo sfondo si intravvedevano altri cavalli impegnati in altri esercizi!

Lasciatoci alle spalle il campo ad ostacoli, siamo andati verso le scuderie, idealmente portando il nostro pane ai cavalli, che lucidi e quasi sull’attenti erano nei loro ampi box in attesa di essere governati! Belli e fieri questi destrieri dall’occhio languido ma nello stesso tempo attento!

Ma la vera sorpresa poi, quasi al termine della nostra visita, è stato vederci trotterellare incontro un bellissimo pony dal fare sbarazzino accompagnato da due altrettanto simpatiche caprette!!!

E questo mix tra animali nobili e altri animali altrettanto affettuosi e legati all’uomo, ci hanno fatto apparire la “Bellaria” certamente un bel maneggio ma anche una bella e accogliente “fattoria didattica”, dove portare i bimbi a conoscere da vicino le meraviglie della natura!

Gian Battista Cassulo