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L’EOLICO INFIAMMA LE VALLI BORBERA, CURONE E STAFFORA

I PARCHI EOLICI NELL’OLTREGIOGO

LOltregiogo con i suoi ventosi crinali a cavallo tra Piemonte e Liguria bene si presta all’insediamento dei cosiddetti “Parchi eolici” che, nel quadro della ricerca delle fonti rinnovabili per contrastare l’inquinamento atmosferico e per liberare il nostro sistema sociale e produttivo dalla dipendenza degli idrocarburi, in questo ultimo decennio sono saliti alla ribalta dell’attenzione generale.

Gli impianti o i progetti di tali parchi nell’Oltregiogo o sulle immediate alture alle spalle di Genova, nell’ultimo decennio sono praticamente esplosi.

Nel settembre del 2012 l’allora presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, tra “un tripudio generale”, come riportano le cronache dell’epoca, inaugurò in località Gorsexio, nel comune di Mele (Ge), la grande pala eolica subito denominata “Marianin de Prie Aguzze”, ben visibile nella sua imponenza sia dalla Strada del Turchino come dalla A/26 (vedere foto panoramica di Andrea Arado).

Tra il 2010 e il 2012 sale alle luci della ribalta il progetto presentato dalla “Equipe Giarolo Energia” per un impianto di produzione energetica in Alta Val Borbera, sui crinali del Monte Giarolo, e, nel prendere visione di quel progetto, il 9 marzo 2013 a Cantalupo Ligure (Al) si riunisce il Comitato per il territorio delle Quatto Province, per esaminare la delibera regionale, contro la quale saranno poi formulate osservazioni scritte, che stabiliva che il “divieto di edificazione sui crinali montani poteva essere superato, ma non  in luoghi dichiarati di notevole interesse pubblico da un decreto del 1° agosto 1985”. Di quella riunione noi demmo notizia con un articolo a firma di Gianni Torchia, che aveva inviato in redazione anche un reportage fotografico.

Nel 2017 sempre la Regione Liguria approva il progetto presentato dalla società F.e.r.a. di Milano per un parco eolico tra Voltaggio (Al) e Isola del Cantone (Ge) in località “Costa di Popein” per l’impianto di sette torri eoliche, oggi ridotte a 5, contro il quale si costituisce un comitato presieduto dall’avvocato genovese Daniele Granara, che presenta un ricorso al TAR Liguria, poi respinto nel 2020. Noi con il nostro Fausto Cavo seguimmo quell’iter intervistando i sindaci di Isola del Cantone, Natale Gatto, e di Voltaggio, Giuseppe Benasso, nonché dando voce a Carlo Bisio, portavoce del No al Parco eolico.

 

Oggi ci giunge notizia che il 13 gennaio 2024, a San Sebastiano Curone, a cura del “Comitato per il territorio delle Quattro Province”, presieduto da Giuseppe “Beppi” Raggi, si svolgerà un incontro pubblico dedicato al progetto di impiantistica eolica che interessa le valli Borbera, Curone e Staffora.

Quello dei Parchi eolici è dunque un tema sempre di grande attualità, del quale noi continuiamo a dare notizia, anche per stimolare attorno ad esso e conseguentemente attorno al tema delle fonti di energia rinnovabili, la dovuta attenzione, discussione e approfondimento.

Gian Battista Cassulo

La questione dei Parchi eolici rappresenta nell’Oltregiogo uno spinoso argomento di confronto politico e sociale.

Il 13 gennaio 2024, a San Sebastiano Curone si svolgerà un incontro pubblico dedicato al progetto di impiantistica eolica che interessa le valli Borbera, Curone e Staffora.  L’incontro ha come finalità l’illustrazione dei dettagli tecnici e procedurali dell’impianto in questione e l’esposizione delle ragioni della nostra opposizione allo stesso

Il Comitato per il territorio delle Quattro Province, presieduto da Giuseppe “Beppi” Raggi nasce all’inizio del 2011 con lo scopo di contrastare i numerosi progetti di realizzazione di giganteschi impianti eolici sugli stessi crinali appenninici interessati dal progetto attuale. All’epoca, tutti i progetti sono stati respinti. Negli anni successivi il Comitato ha continuato a monitorare le criticità ambientali riguardanti il territorio delle “Quattro Province” (ndr.: ComT4P), intervenendo in varie occasioni, nelle sedi ufficiali, sulla stampa e sui social, su varie questioni, dall’idroelettrico allo sfruttamento delle foreste. Inoltre il ComT4P ha svolto un lavoro di informazione e sensibilizzazione sulle caratteristiche ambientali e naturalistiche del territorio, organizzando l’evento Natura d’Appennino (Al Rifugio delle Quattro Province, Capanne di Cosola) con il coinvolgimento dell’Ente Gestore delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese e di importanti esperti.

Sul tema delle rinnovabili, delle relative criticità e opportunità, delle alternative alle soluzioni oggi dominanti, ecc. il ComT4P ha prodotto un documento (consultabile a https://comitato4p.home.blog) che vuole essere una piattaforma di confronto aperta a tutti per gestire a livello sostenibile il processo di transizione energetica nel rispetto dei valori ambientali, naturalistici, paesaggistici, sociali ed economici del territorio delle Quattro Province.

Il Comitato delle Quattro Province

Per info: paolo@appennino4p.it – oppure consultare: comitato4p.home.blog/informazioni

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