Come spiegato anche nel corso dell’Assemblea provinciale dei soci svolta recentemente, Cia Alessandria prosegue l’impegno nella questione Peste Suina Africana (Psa), portando avanti le istanze del mondo agricolo insieme ad Anuu-Migratoristi Piemonte.
Nella sede provinciale Cia si è svolto un nuovo incontro con l’onorevole Enzo Amich, che si era già interessato in passato della problematica; ad incontrarlo sono stati il referente per la fauna selvatica Cia Alessandria Massimiliano Ferrero e il presidente Anuu Piemonte Alessio Abbinante, anche responsabile attività venatoria per Fratelli d’Italia Piemonte.
È stata spiegata la situazione di crisi di alcune aziende che sono entrate in Zona rossa, secondo quanto disposto dall’ultimo decreto dello scorso 23 dicembre che ha allargato l’area infetta, comprendendo territori finora lasciati fuori come la zona di Rivarone e Montecastello e parte del Casalese.
Inoltre, è stato comprovata l’efficacia dell’abbattimento con girata con un massimo di tre cani, previa autorizzazione. Cia e Anuu richiedono uno snellimento per proseguire questo tipo di attività, che sta dando buoni risultati insieme alla figura del bioregolatore – ex tutor. Ma tutto questo non è ancora sufficiente considerato il sovrannumero dei cinghiali in provincia di Alessandria e il problema che si trascina da molti anni (risale al 2011 la campagna di sensibilizzazione Cia Alessandria che ha impegnato centinaia di sindaci), oltre al proposito dell’eradicazione della specie come dichiarato dal commissario straordinario Vincenzo Caputo, obiettivo ancora molto lontano.
Cia Alessandria ribadisce inoltre che le eventuali delibere e le future decisioni in materia non possono escludere il mondo agricolo e venatorio, direttamente coinvolti nella vicenda.
I dirigenti Cia e Anuu ringraziano l’on. Amich per la disponibilità e l’interesse dimostrati ancora una volta.