Un viaggio nelle “panchine dell’amore” dei paesi della Valle Scrivia
Anche se la data di “San Valentino” è ormai archiviata, nell’Oltregiogo questa ricorrenza continua ad avere un suo seguito almeno sino al 3 di marzo! Ecco un reportage che ci ha inviato sull’argomento, Andrea Macciò!
Per Inchiostro fresco siamo andati a scoprire le “Panchine di San Valentino” dei paesi della Valle Scrivia, parte del più vasto progetto “territorio romantico” che prevede 62 “panchine dell’amore” diffuse nei paesi del Distretto del Novese e la mostra di opere di street art “Il territorio romantico si mostra” al Forte di Gavi.
Partiamo da Arquata Scrivia, dove si trovano le installazioni curate da Arquator Presepi intorno alla suggestiva casa gotica. L’amore e la simbologia del cuore sono protagoniste delle opere di Via Interiore: la “panchina di San Valentino” è sovrastata da una piccola “mostra” di quadri di formato quadrato sempre dedicati al tema dell’amore e realizzati con tecnica mista, compresi alcuni suggestivi collage. Uno rappresenta la torre del castello di Arquata, altri l’arcobaleno, simbolo della pace e dell’amore “universale” senza distinzione alcuna tra le persone. In una delle installazioni un palloncino a forma di cuore in volo ricorda quello di Bansky. Piccoli cuori costituiscono una sorta di “red carpet” sulla scala della casa gotica.
Nella piazza del Comune, sotto il Pozzo Barocco, troviamo invece una panchina di San Valentino più tradizionale, allestita sulla “panchina rossa” simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, come a ribadire il nesso tra la festa dell’amore e il contrasto a ogni forma di violenza di genere. Ad Arquata anche molte vetrine di ristoranti e negozi sono dedicate al tema dell’amore.
Proseguendo verso Serravalle Scrivia, la “panchina di San Valentino” è un po’ nascosta dal traffico di Via Berthoud, decorata con fiori e sovrastata da un grande cuore.
Sull’altra riva dello Scrivia, a Stazzano, la “panchina di San Valentino” è stata come lo scorso anno allestita in Piazza Risorgimento. Un grande cuore di stoffa marrone trafitto dalla freccia di Cupido, una panchina particolarmente “romantica” nel tardo pomeriggio quando il sole tramonta con lo sfondo del centro del paese.
Con una piccola deviazione verso la zona dei colli tortonesi, anche a Sardigliano troviamo un’installazione dedicata all’amore: il murales “Love is the key”.
Alle panchine sono associate le opere di street art visibili scansionando il QR code. Un progetto di “caccia al tesoro” che quest’anno è impreziosito dalla mostra al Forte di Gavi.
Andrea Macciò