Un romanzo dai tratti onirici che trascinano il lettore in una rischiosa avventura
La leggenda del Girifalco inizia con un inquietante sogno premonitore del capitano spagnolo Fabricio de Saavedra, irretito da alcune misteriose figure nell’immaginaria “Taverna del Malessere”. Quando si risveglia, si trova invece investito dell’importante incarico di comandante del galeone Puerto Vehlo
Un incarico che segna l’inizio della sua rischiosa avventura e dei suoi guai: colpito da una terribile tempesta, il galeone affonda e Fabricio riesce ad approdare in Francia, allora paese nemico della sua Spagna, dove viene salvato da Margot, la “ragazza del faro” nipote del guardiano Jean Philippe Madou.
Fabricio, ritenuto ufficialmente morto, viene curato e salvato da Margot che si innamora perdutamente di lui e non riuscirà mia a dimenticarlo, quando lui inizia il suo viaggio diretto ad Anversa per difendere la sua onorabilità e la sua posizione. Una peregrinazione nel corso della quale verrà coinvolto in un intrigo dai contorni misteriosi da un nobile calabrese, che gli rivela le origini, l’ultimo erede della nobile famiglia dei Sanseverino. Una leggenda afferma che la famiglia ritroverà la sua importanza quando uno di loro osserverà il volo di un particolare uccello rapace “Il girifalco”. Girifalco è oggi il nome di un paesino della provincia di Catanzaro, il cui nome è legato appunto ad antiche leggende.
I nobili e il popolo dell’Italia meridionale mal sopportavano il dominio spagnolo, e si mettono in moto intrighi per riconquistare l’indipendenza dal regno iberico, nei quali si cerca di coinvolgere anche Fabricio, per le sue antiche origini nella nobiltà calabrese.
Alcuni anni dopo Margot, che nel frattempo è diventata Contessa dopo aver sposato un nobile che la corteggiava, e che non lo ha mai dimenticato, ha occasione di incontrarlo di nuovo a Napoli. Nella vita di Fabricio ci sono altre due donne, una ragazza algerina di nome Asinta, di nobili origini, ma che gli era stata “donata” come schiava e una nobile calabrese che gli è promessa sposa.
La gelosia di Margot potrebbe mettere in difficoltà Fabricio e rendere reale l’inquietante sogno premonitore? E nello stesso tempo Fabricio si trova al centro di un intrigo politico dai contorni poco chiari.
Ambientato nel XVII secolo nell’Europa dominata dallo scontro tra Francia e Spagna e dalla costante minaccia dei pirati barbareschi, La leggenda del girifalco è un classico romanzo di “cappa e spada” ispirato ai classici del genere come Stevenson, Dumas e Salgari, nei quali un’accurata ricostruzione storica si affianca all’aspetto più misterioso e fantasy, che appare caratterizzante dalla prima scena del libro e nella “leggenda del girifalco” che caratterizza la nobile famiglia calabrese di Fabricio.
L’aspetto storico e quello fantasy si fondono molto bene in un romanzo breve, nel quale l’azione, gli eventi incalzanti, i rapidi cambi di scena e gli elementi amorosi contribuiscono a tenere avvinta l’attenzione del lettore sino all’ultima pagina.
Tra i personaggi più interessanti oltre a quello del protagonista c’è sicuramente quello della ragazza del faro Margot, il cui destino sembra legato a quello di Fabricio sino alla fine.
Il girifalco esiste davvero, ed è il più grande tra questo tipo di rapace. È il falco che vive più a Nord, tra la Scandinavia e la Tundra siberiana. Per questo forse l’ambigua leggenda raccontata nel libro e legata a una nobile famiglia del Sud Italia è legata ad eventi fuori dall’ordinario, che ci trasportano nell’universo del fantastico
Andrea Macciò
L’autore: chi è Osvaldo Semino
Osvaldo Semino vive a Novi Ligure (Al) dove collabora con alcune riviste storico-culturali. Ha studiato Lingue e Letterature straniere all’Università di Genova, ha lavorato nel settore del turismo come funzionario di compagnie aeree, direttore di agenzie di viaggio e tour operator. Già iscritto all’Ordine dei giornalisti, ha pubblicato con Puntoacapo “Racconti della Valle e dei Fiumi” (2016) Racconti dell’attesa (2017) Racconti del silenzio (2020). Nel 2022 ha pubblicato “L’uomo delle fiere di cambio” il suo primo romanzo storico.
Nel 2018 ha vinto la Farfalla d’oro al concorso letterario Salsomaggiore Terme per racconti brevi.
Andrea Macciò