Il libro curato da Guido Trespioli, edito da Epoké, verrà presentato nella Biblioteca “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia
Venerdì 12 aprile, alle 17.00, presso la Biblioteca comunale di Serravalle Scrivia, verrà presentato il volume “Avanti è la vita. La campagna di Russia nel diario di Dante Trespioli”, Edizioni Epoké. Sarà presente il curatore Guido Trespioli.
“Avanti è la vita” era il motto del 8° rgt. Genio. Quei soldati se ne appropriarono e lo scrissero a caratteri ben evidenti sul fianco del loro carro merci “arredato”. Volevano così manifestare il loro stato d’animo mentre erano sulla tradotta che li riportava in patria. Andando avanti in quella direzione avrebbero ritrovato l’Italia, la casa, la famiglia, le fidanzate, gli affetti. Indietro avevano lasciato le loro sofferenze e quelle delle popolazioni incontrate, i compagni caduti, dispersi, fatti prigionieri: la disfatta.
Dante Trespioli non voleva andarci in guerra… e contava di non andarci. Assunto nel ’39 nelle Ferrovie dello Stato come alunno di stazione telegrafista, era stato esentato dall’andare al fronte perché il servizio dei ferrovieri era essenziale per la logistica bellica. Tuttavia, alla fine di maggio del ’40 il traffico ferroviario iniziò ad aumentare sempre di più a causa dei treni militari, carichi di materiali e soldati, diretti verso il confine con la Francia e Dante aveva capito che di lì a poco sarebbe stata annunciata l’entrata in guerra.
La guerra per Dante inizia con una disposizione governativa che stabiliva che i militari di arma speciale (e lui era fra quelli) potevano essere richiamati anche se in ferrovia: in conseguenza di ciò fu richiamato a fine gennaio del ’41 e spedito alla Scuola Trasmissioni dell’8° Rgt. Genio in via Nomentana a Roma. Il 6 giugno 1942 venne mobilitato per la Russia.
Corredato da foto originali, il diario di Dante Trespioli, curato dal figlio Guido, testimonia i durissimi mesi della tragica spedizione in Russia dal punto di vista di un sottufficiale del Genio. Per conservare l’originalità del diario, il lavoro di correzione bozze sul manoscritto ha riguardato solamente gli evidenti errori ortografici e grammaticali, la punteggiatura e in rari casi la sintassi (quando impediva una corretta lettura del testo).
Il lettore si imbatterà quindi in termini desueti, forme verbali errate, sigle e parole (soprattutto quelle in russo) non uniformi e altre imprecisioni che gli consentiranno un’esperienza più vicina possibile alla lettura del documento originale.
La redazione