È uscito l’ultimo libro di Maria Pia Quintavalla, nota poetessa e curatrice di eventi, edita da Puntoacapo editrice di Pasturana. Non è solo una raccolta poetica, ma tratta anche temi sociali nelle sezioni in prosa, come quello delle migrazioni
Saudade (2017-2020) è una parola portoghese che può essere tradotta come “solitudine” derivando dal latino “solitas” come struggente nostalgia di qualcosa di assente, e che nell’uso comune indica un sentimento di rimpianto e nostalgia, ritenuto una delle caratteristiche delle manifestazioni letterarie e musicali del Portogallo, come il “fado” e del Brasile.
Nella nuova raccolta poetica di Maria Pia Quintavalla, edita da Puntoacapo editrice di Pasturana, la “saudade” si manifesta non solo come nostalgia e rimpianto di luoghi e persone amate, ma anche, come speranza di un oltre o di un futuro che non conosciamo.
La raccolta si divide in tre sezioni: Casi del mondo, Case dell’Amore e Saudade (2017-2020) poesie legate a una dimensione più personale ed intimista, e una sezione di prose nella quale spicca Augusta, il naufragio, un racconto che mescola il resoconto di cronaca, le considerazioni politiche e di impegno civile, l’aspetto simbolico racchiuso nel naufragio, uno dei temi portanti della letteratura occidentale, sia mediterranea che del Nord Europa.
Il tema della migrazione, del viaggio, dell’acqua è già preannunciato nelle due sezioni poetice “amo Parigi, quell’aria di castello blu intessuto, intorno a nubi nude e mobili, striate intorno al fiume, i mille e mille di palazzi-le mille di francesi etnie viaggianti (….) per meglio ricongiugere nel fiume della vita la razza che noi siamo, meticci armeni di francesi, o castigliani, il loro volta che si mescola al nostro africano (Benedetta l’unione, prima sezione) o “quel rivo era canoro, e le piaceva, una ragione di chimera a scale” (Sul Po).
L’acqua è uno degli elementi che caratterizzano i versi di Maria Pia Quintavalla in Saudade, un elemento che è comunemente associato al “femminile”. L’autrice è già stata curatrice per molti anni dell’antologia “Donne in Poesia”.
E la disposizione al “gesto femminile” come è definito nella prefazione, al dono, al rapporto tra madre e figlia è uno dei temi caratterizzanti questa antologia. Tra i componimenti emotivamente più intensi Giorni come fucilazioni nei quali lo sconcerto e la disperazione espressi nell’ultima delle prose, quello su Augusta “me ne esco attutita nella speranza, e turbata nella mente” di fronte a un’umanità “in bancarotta morale” è attutita in primo luogo da questo rapporto filiale che sembra aprire all’interpretazione del secondo significato più nascosto di saudade, quello di “aspirazione” o speranza “essere felice per volere di una figlia, questo è possibile” “un soldato che difende la vita, tutto questo è una figlia”. Temi che si ritrovano nella prosa La terribile età.
Saudade esprime l’insoddisfazione di essere in questo tempo e in una società che all’autrice appare da rifondare dalle fondamenta, ed esprime anche l’anelito a far uscire la poesia dalla nicchia dello specialismo per aspirare a ritrovare un ruolo sociale e civile. Interessante la compresenza dei diversi registri, dalla poesia, alla prosa narrativa, con un linguaggio ricco di elementi poetici di Ecco io un pianetino e La terribile età al più crudo realismo di Augusta, il Naufragio.
Andrea Macciò
Nota sull’autrice
Maria Pia Quintavalla, nata a Parma, vive a Milano I suoi libri: Cantare semplice, Tam Tam‘84, Lettere giovani Campanotto ’90, Il Cantare, Campanotto‘91, Le Moradas, Empiria‘96, Estranea(canzone)Manni 2000, Corpus solum, Archivi‘900, 2002, Album feriale Archinto 2005, Selected Poems, Gradiva 2008, N.Y. China, Effige 2010, Vitae, La Vita felice 2017, Quinta vez, Stampa 2009, 2018, Estranea (canzone), ristampata e riveduta, Puntoacapo 2022.
Cura dal 1985 la rassegna, Donne in poesia/Incontri con le poetesse italiane, e le sue antologie e sue rubriche, da Le Silenziose a La giovinezza del canone. Ha curato Bambini in rima / La poesia nella scuola dell’obbligo, Atti su Alfabeta 1988, Coppie del ‘900 in poesia / Un canone italiano, Palatina 2018, Parma.
Tra i premi: Cittadella, Alghero Donna, Nosside, Città S.Vito, Contini, Alda Merini, Pontedilegno, Città di Como, Europa in versi. In cinquina al Viareggio. Premio alla carriera a Cerreto d’Esi, Paesaggio interiore, 2023. Ultime antologie: Braci a cura di Arnaldo Colasanti, Bompiani 2020, La Poesia italiana degli anni Ottanta, IV volume a cura di Sabrina Stroppa, UniTo, ed. Pensa. Tradotta: Certa, Une autre poésie italienne, Tubinga Università, Europa in versi etc.). Compare nell’Atlante voci poesia, curato da Giovanna Iorio, e sue installazioni, (Londra, Praga, Italia). È Redattrice Menabò, in Giuria Premio Terre d’ulivi. Collabora a Metaphorica. Conduce laboratori di lingua italiana a Lettere, presso l’Università degli Studi di Milano.