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La “PRIMAVERA INSIEME”

Una bella festa al Mater dei di Tortona

Da Fausto Mogni ci è giunto questo servizio che ben volentieri pubblichiamo

Una giornata di festa dopo gli anni nei quali la pandemia non ha permesso di ritrovarsi insieme e questo è stato un motivo per poter ricreare momenti di socializzazione non solo per la casa ma per il territorio. È questo l’obiettivo che si è voluto perseguire, e vista la riuscita raggiunto, per ricominciare a “stare insieme”.

Le diverse associazioni di volontariato a cui si deve di cuore un grande grazie, hanno contribuito con la loro musica, i loro spettacoli teatrali e tanti altri iniziative sia per piccoli e grandi. La festa ha espresso “la forza dell’esperienza contro la solitudine” come citava il sottotitolo voluto dal nostro capitano dei carabinieri Domenico Lavigna il quale è intervenuto per consigli utili alla popolazione in particolare agli anziani contro i furti e le truffe.

Momento di importante rilevanza è stata l’inaugurazione del giardino di orto botanico intitolato “Ci vuole un fiore” realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Prima di scoprire la targa, il direttore don Renzo Vanoi ha voluto evidenziare quanto il Centro si stia impegnando non solo nella gestione della Casa di Riposo, e come volga uno sguardo concreto sulle esigenze del territorio e questo è un primo passo per continuare su questa strada. “questi spazi adibiti a momenti aggregativi, ha detto don Vanoi, sono pensati allo scopo di contrastare la solitudine e di promuovere la socializzazione e l’aggregazione”.

La consigliera del direttivo di Amministrazione della Fondazione, la tortonese Tiziana Prato, in rappresentanza del presidente notaio Luciano Mariano, ha sottolineato nel suo intervento non solo la bella iniziativa ma la volontà di continuare a collaborare insieme per realizzare progetti per il bene comune e come la Fondazione continuerà ad impegnarsi per dare il suo prezioso contributo.

Davvero il cortile del Mater Dei si è colorato a festa insieme agli ospiti della casa che insieme ai parenti hanno vissuto un pomeriggio davvero ricco di emozioni.

Anche il nostro caro vescovo mons. Guido Marini, malgrado impegnato per altre celebrazioni, è passato per un gradito saluto. “Stare insieme in semplicità” senza secondi fini, come voleva Don Orione che la sua cittadella della carità potesse sempre risplendere in opere di bene e questo si potrà continuare a realizzare se tutte le parti sociali della città saranno sempre coese e orientate nell’operare per il bene, perché i bisogni che sono tanti necessitano di risposte comuni.

A tutti il grande grazie ma soprattutto l’invito a continuare in questa direzione spinti da vera solidarietà e carità verso il prossimo.

Fausto Mogni

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