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DA GRONDONA AL PROGRAMMA IN RAI “E’ SEMPRE MEZZOGIORNO” AL FIANCO DI ANTONELLA CLERICI: ALFIO BOTTARO SI RACCONTA

Divertente, spontaneo, autoironico: per il grande pubblico è “Alfio il fattore” nel programma “E’ Sempre Mezzogiorno” in onda tutti i giorni all’ora di pranzo su Rai 1, ma per Grondona è semplicemente Alfio, una persona che ama la sua terra e che si spende sempre in prima persona per il benessere del proprio paese e dei suoi residenti. Una persona semplice che con la propria simpatia entra nelle case degli italiani, in modo rispettoso e mai invadente, nel programma condotto da Antonella Clerici, al fianco di cuochi esperti e volti noti del mondo della televisione che si alternano in qualità di ospiti invitati nel programma.

Alfio Bottaro si racconta nella splendida cornice di Grondona, dove siamo andati a trovarlo.

Signor Bottaro, da Vice Sindaco di Grondona alla chiamata in Rai nel programma di Antonella Clerici. Avrebbe mai immaginato questa svolta? Cosa ha pensato quando è stato contattato?

Ho avuto la fortuna di conoscere Antonella fuori dal mondo della televisione, essendo io amico di vecchia data del suo compagno Vittorio Garrone. Quello era un momento in cui non stava conducendo più la Prova del Cuoco e, in attesa di valutare nuove proposte lavorative, si era trasferita a vivere nella nostra zona nella tenuta di Vittorio. Un giorno fu lei a dirmi, probabilmente avendo già in mente un particolare progetto televisivo, che nel caso le avessero attribuito la conduzione di un nuovo programma mi avrebbe proposto di entrare nel cast. Quando successivamente venni contattato davvero dagli studi Rai per un provino, non volevo crederci. Ho pensato inizialmente che fosse uno scherzo. Però alla fine ci andai… accompagnato dal Sindaco di Grondona! Al provino, dove erano presenti parecchie persone, mi misero davanti alle telecamere per vedere se fossi stato sciolto e a mio agio; il tutto terminò con il classico “le faremo sapere”. Mi hanno fatto sapere e… direi che è andata bene.

Come ha affrontato questo cambiamento?

 Il cambiamento senza dubbio c’è stato nella mia vita ma cerco di mantenere le stesse abitudini e soprattutto continuo a vivere nella mia piccola realtà genuina di montagna che mi mantiene sempre con i piedi per terra. Lo dimostra il fatto che non mi sono trasferito ma viaggio quasi quotidianamente da Grondona a Milano. Mi fermo a dormire a Milano, solo per motivi organizzativi, la domenica ed il mercoledì sera. Inoltre, Milano a parte, viaggio spesso anche in altre località per fare i collegamenti quando, come si vede nella diretta, vado a consegnare le torte, o come quando sono andato a Sanremo nel corso dell’ultimo Festival della Canzone. A volte capita che debba andare anche a Roma o Napoli, stando quindi via più giorni. Però alla fine del lavoro so che torno a casa mia a Grondona. Credo che questo metodo, seppur un pochino faticoso dovendo viaggiare, possa aiutare a non rimanere troppo assorbiti e stressati dal lavoro e dal caos delle grandi metropoli. Allo stesso tempo il fatto di dover viaggiare non mi impedisce neppure di prendere parte ad eventi quando Antonella me lo chieda, o di conoscere altri personaggi del mondo della televisione.

Tracciamo un bilancio di questi primi anni di esperienza in TV. E’ soddisfatto? Come valuta questa avventura?

Anche se non mi sarei mai aspettato di entrare nel cast di un programma televisivo, devo dire che sono davvero soddisfatto di questa avventura. Oramai sono al quarto anno e devo dire che mi sento proprio a mio agio a fianco di Antonella Clerici e di tutta la squadra di “E’ sempre mezzogiorno”. Il tutto sempre con la consapevolezza che nel mondo della televisione oggi ci sei e magari domani non ti chiamano più. Ma non essendo mai stato un mio obbiettivo primario fare televisione ed essendoci arrivato, per così dire, inaspettatamente, riesco a vivere tutto con molta leggerezza e spontaneità. Lo stesso programma, che io amo definire un “varietà”, è spontaneo e genuino. Entra in punta di piedi nelle case della gente durante l’ora di pranzo, tenendo compagnia magari a persone che sono sole, portando un sorriso e distogliendo per un attimo l’attenzione da pensieri o notizie brutte. Un varietà vecchio stile come non se ne vedono più ultimamente. La gente lo apprezza e questo lo si vede dagli ascolti elevati. Il programma va bene e di questo siamo tutti molto orgogliosi. In una società che corre continuamente ogni tanto c’è bisogno di fermarsi e di riscoprire i valori di una volta legati alla famiglia e alla buona tavola. Un apprezzamento particolare va ovviamente fatto ad Antonella Clerici che con la sua umanità e dolcezza riesce sempre a mantenerci calmi, capendo immediatamente quando siamo in difficoltà, anche solo attraverso uno sguardo, e correndo così in nostro soccorso, riuscendo a gestire in maniera impeccabile tutte le situazioni. Un altro ringraziamento che mi sento di fare è a tutta la squadra degli autori e di coloro che lavorano dietro allo schermo: persone deliziose che mi hanno fatto sentire come parte di un’unica grande famiglia.

Nel programma “E’ Sempre Mezzogiorno” parla spesso della sua zona. Cosa porta nel programma della sua vita “reale” di provincia e come la aiuta questa ad affrontare la vita pubblica?

Nel programma sia io che Antonella parliamo spesso delle Valli Borbera e Spinti. Come gli spettatori hanno avuto modo di vedere nel programma, dietro sullo sfondo viene addirittura inquadrato il bosco dove Antonella e Vittorio hanno la casa. Sicuramente della mia vita reale porto nel programma la spontaneità e la semplicità di chi ha sempre vissuto in provincia. Il programma stesso è improntato ai valori della genuinità e della buona cucina, quella fatta di prodotti locali e di ricette semplici; forse è proprio questa la forza del programma ed il motivo per cui è così tanto seguito. Allo stesso tempo credo che la mia vita reale di provincia mi aiuti ad affrontare al meglio quella pubblica. Come ho detto precedentemente la tranquillità di un paese di montagna, in mezzo alla natura e all’aria più pulita, con poche persone con le quali ci si conosce e si intrattengono rapporti più umani, solleva dallo stress e dal correre continuo delle grandi città.

Parliamo della Val Borbera e della Valle Spinti. Quali sono le potenzialità della zona e quali le criticità , se ve ne sono? Come valuta il lavoro di sponsorizzazione del territorio delle varie strutture presenti nella zona?

Queste vallate hanno delle grosse potenzialità. Parliamo di un territorio in cui, seppur venga incentivato il turismo, rimane ancora di nicchia e poco battuto. Non abbiamo un turismo di massa, anche se comunque in costante crescita per via dell’aria meno inquinata, dell’acqua più pulita nei ruscelli, dell’assenza di rumore. Qui i ritmi sono più lenti, la gente si conosce ed è più rilassata. Tante persone ultimamente hanno acquistato case in queste vallate e sono venute a viverci, segnale che questa caratteristica zona di montagna a cavallo tra Piemonte e Liguria piace molto. I Comuni e tutte le associazioni del territorio inoltre si stanno dando molto da fare per sponsorizzare questa zona e direi che il risultato si vede. Parliamo di un’area a grande vocazione turistica verso la quale però si dovrebbero destinare maggiori fondi al fine di implementare tutti i servizi essenziali come per esempio la scuola, la posta, i negozi di alimentari, le farmacie e, non ultima, la manutenzione delle strade. E poi… qui si mangia bene! Lo dimostra il successo dell’ormai storico Tour Gastronomico organizzato due volte all’anno, primavera e autunno, da parte dell’Associazione Albergatori e Ristoratori Val Borbera e Spinti, guidati dal suo presidente, sig. Michele Negruzzo. Conosco personalmente Michele e credo stia facendo un ottimo lavoro di promozione del territorio; una persona vera, non politica, che ama la sua terra e della quale mette in risalto tutte le sue potenzialità.

Un’ultima domanda: dovesse aumentare l’impegno delle trasferte continuerà sempre a vivere a Grondona?

Assolutamente si. Qui si sta bene, si mangia bene e il paese ha tutto per poterci vivere serenamente. Dopo tutto, se tante persone stanno riscoprendo queste zone non vedo perché io, che ho la fortuna di viverci da sempre, dovrei andarmene. Il benessere che trovo qui ripaga sicuramente di tutta la fatica impiegata per le mie trasferte!

Samantha Brussolo

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