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L’ARTE INCISORIA PROTAGONISTA AD ARQUATA SCRIVIA

Ad Arquata Scrivia fino all’8 giugno la mostra “Xilografie. Invenzioni di segno e di colore” di Enrico Francescon

Venerdì 10 maggio 2024 presso Palazzo Spinola è stata inaugurata la mostra “Xilografie. Invenzioni di segno e di colore” dedicata all’artista alessandrino Enrico Francescon

La rassegna, promossa dal Comune di Arquata Scrivia, è stata realizzata con la collaborazione dell’associazione Il Triangolo Nero di Alessandria

Dopo la mostra della tarda primavera 2022 sull’opera grafica di Pietro Villa e una seconda a maggio 2023 dedicata alla produzione di Gianni Baretta, l’arte incisoria torna protagonista ad Arquata grazie a una serie di xilografie eseguite da Enrico Francescon, che è stato inserito tra gli artisti viventi nel panorama artistico alessandrino nell’edizione “Città Futura” LineLab.

Alcuni suoi lavori sono conservati nell’archivio del Gabinetto delle stampe del Museo Civico della Città di Alessandria e una sua opera è stata selezionata alla XIV Biennale internazionale per l’incisione della Città di Acqui Terme. All’attività calcografica, bisogna ricordarlo, affianca anche la produzione di tele.

In mostra nell’atrio del Municipio di Arquata una corposa serie di opere di varie dimensioni. Di particolare interesse la serie di piccole “lineolegrafie”. L’arte incisoria di Francescon si esprime da diversi anni con la tecnica della xilografia su linoleum, in cui lo scavo con le “sgorbie” favorisce l’indagine strutturale sui pieni e i vuoti della superficie. Opere stampate “a cucchiaio” ovvero senza il mezzo classico del torchio, sfruttando solo la pressione manuale o quella di un piccolo rullo.

Quasi tutte le “lineolegrafie” di Francescon sono accompagnate da interventi ad acquerello, che aggiungono ai segni stampati tonalità cromatiche delicate e leggere.

In mostra anche i lavori recenti, di dimensioni più grandi, come “L’ombra incisa dei sogni” che richiama la poetica del surrealismo e l’opera “Teoria di segni” dalle dimensioni marcatamente verticali (300×40). Anche in alcune delle lineoleografie di grandi dimensioni Francescon affianca all’arte incisoria gli interventi con l’acquerello.

La mostra è esposta nell’atrio del Municipio e resterà visitabile fino a sabato 8 giugno dalle ore 8,30 alle ore 19, 30 con ingresso libero.

Andrea Macciò

L’ARTISTA

Enrico Francescon vive a San Giuliano Nuovo, una piccola frazione di Alessandria. Ha frequentato l’Istituto Statale d’arte “Benedetto Alfieri” di Asti e ha proseguito gli studi presso l’Accademia Albertina di Torino seguendo il corso di scenografia. Da alcuni anni parallelamente al lavoro calcografico ha portato avanti l’interesse del colore con l’utilizzo dell’acquerello; da piccoli accenni coloristici sulle stampe è passato a tele di grande formato dove l’inchiostro ha lasciato spazio al colore acrilico, con notevoli risultati. Alcune stampe sono conservate nell’archivio del Gabinetto delle stampe del Museo Civico della Città di Alessandria. Nel suo lavoro non mancano anche incursioni nella scultura e nelle ricerche plastiche, inventando progetti e piccole maquettes tridimensionali, di cui una è stata realizzata a livello monumentale, o utilizzando materiali vari come cementi e legni per realizzare pitture materiche. Ha collaborato intensamente all’attività artistico-culturale dell’Associazione PropostAL nei suggestivi cortili della Cararolasuccessivamente presente in cartello per ben tre anni consecutivi per “Inchiostro festival”; collabora tuttora con l’Associazione Culturale “Il Triangolo Nero” di Alessandria. Inserito tra gli artisti viventi nel panorama artistico Alessandrino nell’edizione Città Futura LineLab edizioni curata da Alberto Ballerino e Franco Livorsi. Ha realizzato apparati scenografici per la compagnia Progetto U.R.T. di Ovada per gli spettacoli Aspettando Godot di Samuel Beckett, “Racconto d’inverno” di William Shakespeare, La mandragola di Niccolò Machiavelli. Tutti per la regia di Juri Ferrini. (A.M.)

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