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IL DISASTRO DELLE NOSTRE AUTOSTRADE E DELLE STRADE ORDINARIE, MA NCHE DELLE NOSTRE FERROVIE

Pubblichiamo il comunicato giunto in redazione dal “Gruppo viabilità Valli Stura e Orba” a firma di Giacomo Oliveri

Lo Stato dovrebbe ritornare padrone dei suoi beni perché la stagione delle privatizzazioni da un lato a creato nuovi oligarchi e dall’altra profondi disservizi

Dal “Gruppo Viabilità Valli Stura ed Orba” riceviamo un comunicato stampa che qui sopra riportiamo nella sua versione integrale e che condividiamo pienamente perché, se è vero come è vero, che oggi stiamo affogando nella demagogia, i maestri, anzi i cultori, di questa demagogia sono i giornali che hanno incensato a partire dagli anni Novanta l’avvento di una privatizzazione che oggi, come nel caso della viabilità e dei trasporti, sta dando i suoi frutti avvelenati.

Non si contano infatti i disservizi con i quali giornalmente si trovano a che fare i pendolari sia che si mettano in viaggio sulle strade o in ferrovia.

Con la stagione delle privatizzazioni infatti dal vocabolario nazionale è scomparsa una parola magica, che se magari ai tempi dello Stato padrone sarà stata soggetta a qualche abuso, era però indispensabile. Questa parola si chiamava: “manutenzione”.

Noi de “l’inchiostro fresco” ce ne eravamo accorti sin da subito e, sia pure con i nostri modesti mezzi, andavamo in giro con la nostra fotocamera a testimoniare i disastri della mancata manutenzione, filmando le fatiscenze delle strutture postanti dei viadotti autostradali, le frane, le ferrovie abbandonate o trascurate, i letti dei fiumi e dei torrenti lasciati all’incuria.

ALLUVIONI…

I nostri servizi hanno disturbato non poco il “potere dominante” tanto che nell’ottobre del 2019 fummo convocati dai Dirigenti del 1° Tronco Autostradale di Genova i quali vollero, in un certo qual modo, controbattere ai nostri servizi presentando una specie di memoria che noi, come diritto di replica, pubblicammo a tutta pagina, che riportiamo qui in calce all’articolo.

Ma in quell’incontro chiedemmo, incuriositi dai rivestimenti in lamiera dei volti delle gallerie, come era possibile per loro controllare eventuali pericolose fessurazioni. Ci risposero come segue, e come riportammo nella pagina che vedete qui riprodotta:    

Nelle gallerie sono impiegati anche mezzi ad alto rendimento dotati di tecnologia laserscanner che possono individuare le infiltrazioni d’acqua provenienti da falde acquifere sovrastanti e quindi incanalarle in apposite tubature”.

Noi rimanemmo perplessi per quella risposta e infatti, nemmeno un mese dopo quella nostra intervista, il 31 dicembre del 2019 nella galleria tra Masone e Voltri crollò, fortunatamente senza coinvolgere qualche mezzo, una parte della volta.  

Adesso da un estremo si passa all’altro, con cantieri praticamente ad ogni chilometro, che di fatto impediscono la circolazione anche con gravi rischi di incidenti, perché quando si lasciano al degrado per troppo tempo i manufatti e le opere pubbliche, poi queste ti presentano il conto.

E così oggi il Gruppo Viabilità Valle Stura e Orba, a firma di Giacomo Oliveri, torna ad accendere i riflettori sul tema viabilità e noi altro non possiamo fare che dare a questo argomento, per tutti noi, direi per la vita quotidiana di tutti noi, di cruciale importanza: la nostra mobilità!

Gian Battista Cassulo

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