UN BEL RICORDO: I SIKH INDIANI A NOVI

A volte dal nostro archivio escono foto che ci riportano indietro nel tempo

Le attuali elezioni in India che per i numeri dell’affluenza alle urne, si presentano problematiche, ci riportano indietro nella vita del nostro giornale e precisamente a quando il 12 luglio del 2013 il nostro Matteo Clerici intervistò i membri di una comunità Sikh (nella foto di copertina in alto) presente nella nostra provincia nei loro costumi tradizionali e giunta a Novi Ligure (Al) per uno spettacolo culturale.

L’occasione fu data dalla presentazione del libro “Grandi Generali e Valorosi combattenti: l’arte della guerra secondo i Sikh” edito a cura della Sikhi Sewa Society, del quale Matteo Clerici pubblicò sulle pagine del nostro giornale , “l’inchiostro fresco“, una recensione, che qui sotto ripubblichiamo, molto gradita dalla comunità Sikh, tanto che un gruppo di Sikh si fece fotografare a Novi Ligure in Piazza del Maneggio con una copia del nostro giornale in bella mostra. E la cosa ci fece molto piacere!

Gian Battista Cassulo

Sikh: Comunità religiosa e politico-militare dell’India. Fu fondata nel Punjab da Nānak (1469-1538) nell’intento di unire indù e musulmani nella fede in un Dio unico, che non doveva essere rappresentato con figurazioni materiali, e nel rifiuto di ogni distinzione castale. (Fonte: Enciclopedia Treccani e Wikipedia)

Grandi Generali e Valorosi combattenti: l’arte della guerra secondo i Sikh

Eroi occidentali ed orientali. Perché la Storia passa per i campi di battaglia

Caio Giulio Cesare, Giuseppe Garibaldi e Giovanni Battista Ventura.  Ma anche Akali Phoola Singh, Baba Deep Singh Ji e Nawab Kapoor Singh. Questi i protagonisti di “Grandi Generali e valorosi combattenti”, testo opera della Sikhi Sewa Society, organizzazione no profit dedita alla diffusione della cultura Sikh in Italia.

Il libro nasce per due grandi motivi: elogiare Guru Nanak Dev e la figura del comandante militare, centrale nella cultura della sua religione. Figura rara, perché, spiega l’autore “Per diventare un generale o un combattente bisogna avere molto coraggio e in più bisogna anche saper agire con la testa: non sempre forza e ferocia portano alle conclusioni desiderate”.

Tra i Sikh poi, il coraggio individuale si lega all’abilità strategica. Le pagine descrivono così personaggi come Bhai Bachittar Singh, che per difendere il suo popolo ad Anandapur uccise in duello l’elefante drogato del Duni Chand Dhaiwal di Majitha. O come Bhai Botta Singh, che insieme ad un compagno fu protagonista di un epico scontro, due contro 100 guerrieri Moghul.

Forse, però, il più grande esempio di valore e capacità tattica è Kapur Singh: considerato da alcuni il secondo padre del Sikhismo,  vinse  numerose battaglie e contribuì alla costruzione della fortezza sacra di Amritsar.

Un testo affascinante, una finestra su una grande religione ed una cultura importante.

Matteo Clerici

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