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I “LUOGHI DEL CUORE” PREMIANO CREMOLINO

È imminente l’inizio dei lavori legati al progetto finanziato da FAI e Intesa Sanpaolo, denominato “Cremolino è orgoglio, l’orgoglio è Cremolino”

Cremolino è orgoglio, l’orgoglio è Cremolinoè il nome del comitato che ha raccolto il sostegno di 20.194 persone durante la 11° edizione della campagnaI Luoghi del Cuoree che ha consentito al Castello e al borgo di Cremolino, nell’Alto Monferrato, di vincere la speciale classifica I Borghi e i loro luoghi”, qualificandolo come primo borgo nella classifica nazionale deI Luoghi del Cuore.

Con questa qualificazione il borgo di Cremolino riceverà un finanziamento di 20.000 Euro per attuare un progetto proposto dall’Amministrazione comunale e approvato dal FAI, che prevede la riqualificazione di un’area adiacente alla passeggiata panoramica e al borgo storico.

Il progetto, realizzato dall’Arch. Elisabetta Somaglia è stato seguito in prima persona dal Sindaco di Cremolino, ing. Massimo Giacobbe, insieme alla propria Giunta e dal coordinatore del Comitato Cremolino è orgoglio, l’orgoglio è Cremolino cav. dott. Fausto Lodi e vedrà a breve l’inizio dei lavori per la realizzazione dell’opera da parte della F.M. Costruzioni Edili di Ferrando Marco.

La redazione

CREMOLINO, UN BORGO MEDIEVALE DELL’ALTO MONFERRATO, AVAMPOSTO DELL’OLTREGIOGO

Il borgo di Cremolino, di origine medievale, ha rivestito nella storia piemontese un ruolo importante, sia perché zona di confine con la Repubblica di Genova, sia perché i Malaspina – signori di Cremolino per oltre due secoli dal 1240 – erano vicari imperiali del marchese del Monferrato, con giurisdizione sui diversi castelli e territori a loro assoggettati (Bandita, Morbello, Rocca Grimalda, Morsasco). Il castello che corona il borgo sorge su una collina circondata da vigneti che domina le due valli dell’Orba (Ovada) e della Bormida (Acqui Terme), balcone naturale che si affaccia sulle Alpi, con il Monviso che svetta sullo sfondo. Nato come punto di avvistamento e difesa, il maniero ha conservato l’aspetto della sua struttura originaria trecentesca: un quadrilatero irregolare con quattro torri poste ai lati, la cinta muraria e il ponte levatoio. All’interno del borgo sono ancora oggi visibili pozzi e cisterne per la raccolta dell’acqua, elemento indispensabile in particolare in caso di assedi.

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