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FESTEGGIATI A NOVI LIGURE I 78 ANNI DELLA REPUBBLICA

Una data che ci ricorda la nostra storia passata e che rappresenta la rinascita del nostro Paese

È con grande onore che oggi ospito nella mia “Bacheca” questo servizio che giunge in redazione dal nostro videomaker, Umberto Cecchetto, perché, come cita il nostro Gian Battista Cassulo nel suo articolo di accompagnamento, la Festa della Repubblica non è soltanto un atto simbolico, ma rappresenta la rinascita morale della nostra società che, sia pure tra mille difficoltà, ha raggiunto la sua maturità all’insegna della civile convivenza, come anche testimoniato dall’appena conclusa manifestazione che si è svolta nella Capitale, alla presenza del Capo delle Stato e delle massime Autorità della Repubblica.

Marta Calcagno  

Con una sfilata e con il concerto del Corpo musicale Romualdo Marenco Novi Ligure ricorda una data fondante per la nostra storia comune

Questa mattina, domenica 2 giugno 2024, Autorità civili e militari, le rappresentanze d’Arma e del Volontariato e molti cittadini si sono radunati davanti al Monumento ai Caduti in Viale Unità d’Italia per poi sfilare per viale Aurelio Saffi e via Girardengo, sino al Palazzo Comunale di Piazza Dellepiane, nel cui corte il Corpo musicale “Romualdo Marenco”, diretto dal Maestro Massimo Cardona, ha tenuto il suo concerto, molto applaudito, in onore del 2 Giugno.

Il Sindaco della città, Rocchino Muliere, dopo il discorso di rito per la Festa della Repubblica, ha consegnato al Brigadiere dei Carabinieri in congedo, Carlo Pulcino, un attestato di riconoscenza per il suo coraggioso intervento del 12 marzo 2024, in difesa di una donna vittima di un’aggressione in viale Aurelio Saffi.

Una cerimonia molto sentita e doverosa verso una data, quella del 2 giugno, che nel 1946, con la scelta tra Monarchia e Repubblica della forma di stato repubblicana, ha avviato quel nuovo corso politico, sociale e culturale che ancora oggi ci accompagna e che civilmente ci sta facendo crescere sempre più.

Gian Battista Cassulo

Da Savona riceviamo e ben volentieri pubblichiamo

Un 2 Giugno per la democrazia repubblicana, per la forma di governo parlamentare, per l’unità nel progresso sociale. Un 2 Giugno che non smarrisca la memoria della Resistenza e soprattutto ricordi sempre il punto più importante di quella giornata: il voto alle donne.

Franco Astengo *

(*) Franco Astengo già Cultore della materia “Partiti politici e gruppi di pressione” presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Genova

 

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