L’ALZHEIMER, UN KILLER CHE COLPISCE, QUASI DI SOPPIATTO

E attorno al malato è tutta la famiglia che soffre giorno dopo giorno

Giunge in redazione una lettera a firma di Gabriella Pedata per informarci dell’uscita del suo libro intitolato “La Memoria Del Cuore” edito da bookabook e ispirato alla sua storia personale come figlia di un malato di Alzheimer

Noi siamo rimasti molto interessati nell’apprendere questa notizia, non solo perché il tema della vecchiaia e della solitudine delle persone anziane per noi de “l’inchiostro fresco” è sempre stato presente, ma anche perché attorno agli anziani si muove un mondo dove spesso si agitano le tensioni più diverse, che coinvolgono famiglie intere e le istituzioni, spesso non molto presenti.

Tensioni che vanno dalle difficoltà nel doversi prendere cura delle persone care non più autosufficienti, al dividersi tra l’assistenza e il lavoro, sino ad arrivare al punto, sino all’ultimo rifiutato nel nostro più profondo dei nostri sentimenti, di dovere ricoverare in una casa di riposo il proprio genitore, vedendolo a poco a poco scomparire in un altro mondo. Una sofferenza indicibile!  

Se poi la persona anziana, come ci dice Gabriella Pedata, è colpita dal morbo di Alzheimer, la forma più diffusa di demenza, che ogni anno nel mondo aggredisce milioni di persone e, ad oggi, non esistono cure preventive tantomeno bloccanti, è il dramma nel dramma.

Vedere infatti la propria persona cara entrare giorno dopo giorno in un’altra dimensione a noi sconosciuta e non potere far nulla per riportarla indietro, fa cadere nella disperazione anche chi deve giornalmente vivere accanto ad un malato di Alzheimer.

L’autrice ci spiega che nel suo libro tenta, con diversi spunti di riflessione, di fornire suggerimenti per familiari che si trovano ad affrontare questo difficile percorso di vita, ma vuole anche rivolgersi “a tutti coloro che hanno ancora una scarsa conoscenza della malattia e che credono che l’Alzheimer sia solo una parola impronunciabile legata alla perdita di memoria”. È ben altro!

Andrò senz’altro in libreria per acquistare una copia di questo libro che credo, come suggerisce lo stesso titolo, sia stato scritto con il cuore.

Gian Battista Cassulo

CHI È GABRIELLA PEDATA

Gabriella Pedata è nata a Torino nel 1971, dove attualmente vive. Da diversi anni ha dentro di sé la passione per la scrittura, pur lavorando nel mondo della moderna tecnologia. I suoi ambiti letterari preferiti sono, assieme alle favole e alle poesie, i romanzi incentrati su temi introspettivi per tentare di capire la complessità dell’animo umano. “La memoria del cuore”, di natura autobiografica, è la sua prima pubblicazione.

Per info: https://bookabook.it/libro/la-memoria-del-cuore/

3 Replies to “L’ALZHEIMER, UN KILLER CHE COLPISCE, QUASI DI SOPPIATTO”

  1. Buongiorno,
    ho la fortuna ed il privilegio di conoscere la scrittrice, che apprezzo come autrice ma ancora di più come persona. Da una prova così difficile, ma soprattutto così prolungata nel tempo, è riuscita non solo a scrivere un ottimo libro, ma sta facendo conoscere una realtà angosciante e, cosa ancora più meritevole suggerisce come superarla con arricchimento personale. Consiglio vivamente di leggerlo.
    Desidero, tuttavia , porre l’accento non solo sulla mancanza di aiuto alle famiglie da parte delle strutture socio-sanitarie , ma anche in certi casi di rifiuto , astio e aggressività da parte del personale.
    L’Alzheimer viene ignorato senza finanziamenti adeguati.
    Cosa ancora più grave si assiste in questi giorni a stanziamenti notevoli e conseguenti investimenti in strutture da parte di molti soggetti sanitari per eseguire esami e visite specialistiche e nella cura dei cronici. Cosa certamente utile, ma non di primaria importanza, visto che nella maggior parte dei casi sono controlli di persone in compenso.

  2. Buongiorno o convissuto per diversi anni con questo mostro ci disturti tutti lottando per arrivare a un terapia più giusta non si siamo riusciti il mostro a portato via mio marito molto giovane ora sono disturbata dai ricordi spero che si arrivi a un terapia perché non e giusto che non ci sia nulla grazie ❤️a tutti

  3. Buona sera purtroppo la mia mamma ha finito di soffrire settimana scorsa dopo 12 anni terribili di malattia facendosi tutti i passaggi fino alla fine. E’ stata una liberazione. Oggi sono serena e penso a lei come ad una farfalla libera che vola nel cielo. All’inizio ho fatto un corso come badante per poterla seguire, ma dopo 5 anni con 3 bambini piccoli e un marito altrettanto malato ho dovuto ricoverarla. Sono stati anni terribili, fatti di pianti e disperazione, di impotenza , sensi di colpa, rabbia e depressione. Sentimenti contrastanti fino a desiderare e pregare che potesse finalmente liberarsi da un corpo esausto e completamente consumato dalla malattia. Negli ultimi giorni ho deciso di accompagnarla a miglior vita senza accanimento terapeutico, dall’agonia alla morfina, all’ultimo respiro…un dono poterle tenere la mano e ringraziarla per tutto quello che ha fatto per me ed i miei figli. Un esempio di generosita’ e bonta’. Grande dignita’ e coraggio anche nella malattia. Nessun aiuto alle famiglie che arrivano distrutti alla fine di un percorso del genere. E’ vergognoso che istituzioni non capiscano la gravita’ di questa situazione. Spero che un giorno qualcuno possa intervenire e cambiare le cose. Nessuno dovrebbe provare una cosa del genere.

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