QUATTRO GRANDI AMICI

Nella vita i ricordi sono i nostri migliori compagni di viaggio

Domani 18 giugno 2024, ricorre l’anniversario della scomparsa del grande Egidio Mascherini, storico e fine osservatore della società novese, che ci lasciò il 18 giugno del 1995 a soli 67 anni

Una perdita enorme per Novi e l’Oltregiogo perché la sua penna ha saputo tramandarci la memoria di fatti lontani e tracciare gli aspetti più veri del nostro presente. Aspetti che magari avevamo giornalmente sotto gli occhi ma che non sapevamo vederli nella loro interezza e nella loro vera dimensione.

Un titolo per tutti dei suoi numerosi libri potrebbe essere “Novi Ligure…per Pozzolo si cambia” del 1982, dove con maestria descrive i personaggi più noti della sua epoca, mettendone delicatamente in mostra i pregi e i difetti.

Grande Mascherini! E ancora oggi sento il vuoto che mi ha lasciato e me lo ricordo ancora quando venne una sera all’Albergo Corona a presentare la “StraNovi storica” del 1983 che con la Polisportiva Novese assieme all’Atletica Novese organizzammo lungo i sentieri tra Novi e Pasturana dove si svolse il 15 agosto del 1799 la “Battaglia di Novi”. Parlò a lungo di quella cruenta battaglia e ce la fece rivivere, tanto che tutti noi decidemmo di disseminare lungo il percorso di quella “StraNovi” i cartelli indicatori dei singoli episodi della storica battaglia!!!!

E sull’onda di questo ricordo, mentre scrivo queste note, non posso dimenticare altri tre grandi amici che non ci sono più ma che hanno lasciato dietro di loro un’indelebile traccia.  

Penso a Dino Bergaglio che ci lasciò il 2 dicembre del 2018 a 83 anni. Una vita spesa nelle sue ricerche storiche e nel dare alle stampe i suoi libri sulle figure d’altri tempi, sulla sua Tassarolo e sulle ferrovie. Di lui mi ricordo soprattutto il suo sguardo sincero soprattutto quando nel 2008 mi consegnò il “Premio Stampa” che era una delle sue tante iniziative. Quando me lo consegnò, al momento di dover dire due parole, mi “imbranai” letteralmente davanti al pubblico presente e lui mi venne vicino e mettendomi una mano sulla spalla mi disse: “Bravo, va bene così!” e io mi sentii all’improvviso sollevato da un peso enorme! Grazie Dino, anche se so che non mi puoi più sentire e un grazie anche da tutti noi del “Club Fratelli Rosselli” con il quale ha condiviso molte sue iniziative!

E poi un altro pensiero non può che corrermi A Pierfranco Romero che mancò il 2 novembre del 2019 a 79 anni, ma era ancora un giovanotto. Poco prima di mancare venne da noi in redazione a salutarci dicendoci che sarebbe stata l’ultima volta che ci avrebbe visto. Lo disse con un distacco tale ma nel contempo con quell’atteggiamento sconfortato di chi deve andare via per sempre, che ci lasciò tutti di stucco. Non potrò mai dimenticarlo come non potrò mai dimenticare il suo amore per la sua Silvano d’Orba per il suo circolo culturale “ir Bagiu” e per la sua appassionata battaglia per fare rivivere sulle sponde dell’Orba l’antica città romana di Rondinaria, la cui bandiera noi de “l’inchiostro fresco”, a sua indelebile memoria, l’abbiamo impugnata con determinazione sperando che un giorno possa nascere questa “Città dei Paesi” tra Basaluzzo e Silvano: Rondinaria, appunto!

E in ultimo, ma non meno importante, il ricordo mi va ad Andrea Merlo, un grande amico che, quando ancora per conto de “Il Secolo XIX” curavo le pagine promozionale della Publirama, seppe darmi un valido aiuto in quel di Gavi e fu proprio grazie a lui che riuscii a fare radicare ancor più il giornale nella Vallemme e in tutto il suo circondario. Di Andrea, scomparso il 5 febbraio del 2022 a 89 anni, restano i suoi libri di ricerche storiche e quelli dove descrive la sua vita con sullo sfondo le vicissitudini gaviesi. Ma di lui ho il vivo ricordo di quando venne al Collegio San Giorgio di Novi quando, assieme al “Il Popolo di Novi” e alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Genova, organizzai, per le scuole superiori, nel 1983 un Corso di Giornalismo. Andra venne e, omone grande e grosso come era lui, si mise tra gli studenti nell’ultimo banco e seguì tutto il corso sino al momento, tra gli applausi dei più giovani, di ritirare il suo “Attestato di partecipazione”!   

ll ricordo di queste quattro grandi figure, assieme a quelle dei miei cari scomparsi, mi accompagnerà per sempre e  anche ora, mentre sto scrivendo queste righe, me li vedo di fronte, ma anche ogni qual volta scendo a Novi dalla Valle d’Aosta, dove mi sono ritirato così come fanno gli elefanti che vanno nella giungla quando capiscono che devono lasciare il posto agli altri, perché girando per le vie di quella che un tempo era e resta la mia città mi sembra di ritrovarli lì, nella “passeggiata” o in via Girardengo intenti a discutere di questo o di quello.

Perché questi miei amici che non ci sono più, per citare il titolo di una poetessa, Sonia Delponte, sono il mio “vento dei ricordi”!

Gian Battista Cassulo

        

Certi uomini hanno saputo tracciare dietro di sé un indelebile solco, ma soprattutto hanno lanciato un monito a chi invece lascia solo un silenzio assordante

One Reply to “QUATTRO GRANDI AMICI”

  1. Grazie per averci ricordato persone indimenticabili. Pierfranco è stato un grande, vero amico per me e per tutti i collaboratori del “Bagio”. Ho molto amato conversare con lui e fa parte della mia vita, perché continua a camminare con noi e per noi.

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