UN SOGNO CHE SI AVVERA: SIMONE BERRINO SI QUALIFICA PER IL MONDIALE DI IRONMAN70.3

l’IRONMAN è un circuito riconosciuto ufficialmente dalla World Triathlon Federation

Tutti noi sportivi abbiamo un sogno nel cassetto. I ciclisti sognano di partecipare al Tour de France, i tennisti di giocare almeno in uno dei 4 Slam, gli sciatori fondisti di partecipare almeno ad un’edizione della Vasaloppet o alla Marcia Longa, i podisti di correre una Major o la mitica Maratona di New York e i triatleti di partecipare almeno una volta al Campionato Mondiale di Ironman.

Le distanze classiche sono due: il Triathlon Super Lungo che è la più dura competizione di tale sport caratterizzata da 3,86 km di nuoto, da 180,260 km di bike e 42,195 km di corsa (una maratona) e il Mezzo Ironman (detto anche 70.3) dove le distanze sono dimezzate, cioè 1,9 km di nuoto, 90 km di bike e 21,097 km di corsa.

Dal 1978 al 2022 la prova conclusiva del Triathlon Super Lungo valevole per l’assegnazione del Titolo Mondiale si è sempre svolta alle Hawaii mentre nel 2023 la sede della gara fu Nizza. La finale dell’IRONMAN70.3 è invece itinerante e per il 2024 è prevista nel weekend del 14/15 dicembre a Taupo (New Zeland).

La partecipazione avviene per pura e semplice meritocrazia: nel corso dell’anno, in tutto il Mondo vengono organizzate direttamente dalla Società IRONMAN gare di Triathlon Super Lungo e di 70.3 a cui tutti gli atleti possono partecipare per ambire ad un piazzamento suddiviso per le categorie World Triathlon ufficiali.

In ogni gara, a seconda del numero dei partecipanti e del livello di difficoltà, vengono assegnati “buoni di partecipazione” detti SLOTche servono per accedere alla competizione finale valevole per l’assegnazione del titolo mondiale dell’anno.

Il sogno di Simone inizia nel 2021 all’IRONMAN70.3 Venice-Jesolo con un 10° posto su 137 partecipanti della sua categoria (45° assoluto su 1039); prosegue nel 2022 a Cervia con un 14° posto di categoria su 242 (50° assoluto su 2530); nell’aprile del 2024 a Valencia (Spagna) un 26° posto di categoria su 267 concorrenti (181° assoluto su 2358).

È proprio quest’ultima gara che accende in Simone una consapevolezza: nella prova bike, su percorsi vallonati e con molta salita, il divario tra i primi diminuisce notevolmente; in gare dove il percorso della bici, pur rimanendo nei 90 km classici, ha un’altimetria elevata ci sono margini di miglioramento; così la decisione di partecipare alla prova di Nizza che con i suoi oltre 1200 mt. di dislivello potrebbe fare la differenza. E così è stato.

Esce 35° di categoria dalla frazione di nuoto (migliorandosi di circa un minuto), conclude i 90 km di bike con il 20esimo tempo di categoria ed inizia la sua ultima prova di corsa a piedi in15esima posizione di categoria (95esimo assoluto) ma è in questo momento che inizia la frazione a lui più congeniale: 21,097 km di corsa a tutta, dopo aver già accumulato nei muscoli 3 ore e 40 minuti di fatica.

Per un attimo chiude gli occhi e in quel breve istante rivede tutti i km in bici a provare la posizione per la migliore aerodinamicità, le centinaia di metri di dislivello in salita per migliorare la potenza e la forza, le innumerevoli vasche in piscina per migliorare la bracciata e le centinaia di km di corsa per migliorare la resistenza alla velocità; ripensa a tutti gli allenamenti “combinati” (nella stessa giornata due allenamenti consecutivi) per migliorare la resistenza alla fatica! Sa che non deve permettersi cedimenti ma è abituato a soffrire e a resistere.

Vede gli avversari e, nel circuito cittadino di Nizza, inizia a superarli uno dopo l’altro chiudendo la frazione con il secondo tempo assoluto di categoria in 1h 18’ 51”. Il cronometro complessivamente si ferma su 4h58’24”: 5° di categoria e primo italiano su 248 partecipanti e 47° assoluto su 1956.

Il sogno si è avverato!  lo avvisano di fermarsi per le premiazioni ufficiali e alle 19,30 la sorpresa: la prova di Nizza per l’elevato numero di partecipanti e per l’indice di difficoltà del percorso assegna nella sua categoria 6 slotper la finale Mondiale di Taupo di metà dicembre in Nuova Zelanda.

Gioia e lacrime a conclusione di una bellissima giornata. Ora la frase che gli Speakers degli eventi IRONMAN gridano a squarciagola ad ognuno degli atleti che taglia il traguardo “Now you are an IRONMAN” ha veramente un senso!

L’Atletica Novese

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