DUE APPUNTAMENTI CON L’ARTE CONTEMPORANEA

“Le rose di Stefano Di Stasio” e “The best of glastress” alla Venaria Reale

Alla Reggia di Venaria fino al 26 settembre 2024 appuntamento con l’arte contemporanea con la mostra Le rose di Stefano Di Stasio. L’esposizione presenta una ventina di oli su tela di Stefano Di Stasio, tra i pionieri del ritorno alla pittura figurativa a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, radicalmente in antitesi con l’azzeramento operato dalle ultime neoavanguardie degli anni Settanta.

L’artista propone un’arte visionaria che, pur con un realismo narrativo precisissimo, quasi “iperrealista” nel tratto, delinea una dimensione lontana dal tempo della cronaca, quasi metafisica, certamente enigmatica.  Stefano di Stasio è stato negli anni Ottanta vicino al movimento artistico dell’anacronismo, che proponeva la rilettura in chiave contemporanea dell’arte del passato, e il ritorno alla figurazione in opposizione all’arte concettuale, contestualmente ad altri movimenti di quel periodo quale la Transavanguardia.

L’opera di Stefano Di Stasio risente in maniera evidente dell’influenza della più “figurativa” delle avanguardie storiche, quella surrealista, e della pittura metafisica, alla quale lo accomuna anche il frequente riferimento ai temi della classicità greca (nelle opere in mostra a Venaria Reale sono presenti diversi riferimenti all’Odissea e alla figura di Ulisse).

In occasione dei 25 anni de La Milanesiana rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, i dipinti selezionati dall’artista per la mostra sono accomunati dalla presenza dell’immagine della “rosa“, spesso presente nelle sue opere, e anche simbolo de La Milanesiana fin dalla prima edizione. Le rose hanno anche un legame speciale con la Venaria Reale: ogni anno a maggio nei giardini della residenza sabauda si svolge “La festa delle rose” e si può ammirare la fioritura delle stesse per diversi mesi, dalla tarda primavera all’estate.

“Nell’artista, come lo penso io, deve prevalere l’incanto per la potenza evocativa delle immagini stesse, così come si presentano alla mente prima che la ragione intervenga a cercare i nessi logici.”  afferma Stefano Di Stasio.

La mostra è curata da Elisabetta Sgarbi, progetto di Luca Volpatti, allestimento in collaborazione con Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e Ciaccio Arte e resterà aperta fino al 26 settembre dal martedì alla domenica dalle 9,30 alle 19,30. La visita alla mostra di Stefano Di Stasio è inclusa nel biglietto “Tutto in una reggia” e in quello per la Sala delle Arti, nelle quali è esposta fino a metà settembre anche la mostra che presenta un’accurata selezione delle opere del Museo di Capodimonte a Napoli, che abbiamo già recensito su Inchiostro Fresco nei mesi scorsi.

L’AUTORE

Stefano Di Stasio nasce a Napoli nel 1948, ma nel 1950 la famiglia si trasferisce a Roma. Fin da bambino si esercita nel disegno e nella pittura, guardando alla grande arte del passato, ma i primi anni di mature esperienze pittoriche sono in ambito astratto. Nel 1995 partecipa alla Biennale di Venezia con una sala personale nel padiglione centrale. Ha esposto al Palaexpò a Roma (1992-1999-2013), Scuderie del Quirinale a Roma (2000), County Museum, Los Angeles, USA (1987), Museum of Modern Art, Ostenda, Belgio (2001), GNAM a Roma (2004-2018), MART di Rovereto (2005-2023), MACRO a Roma (2013), Museo Ettore Fico a Torino (2021), Fondazione Stelline a Milano. Negli ultimi anni stringe un’intensa collaborazione con la galleria di Alessandro Bagnai.

LA MOSTRA “THE BEST OF GLASSTRESS”

Fino al 10 novembre 2024 nelle sale della collezione permanente della Venaria e nel Castello della Mandria, è possibile ammirare la mostra The best of Glastress,curata da Guido Curto e Adriano Berengo. È questa la prima edizione in Italia proposta al di fuori della laguna veneziana, del grande progetto espositivo di livello internazionale ideato e prodotto dalla Fondazione Berengo che promuove l’uso del vetro nel mondo dell’arte contemporanea.

Una trentina di opere accomunate dalla scelta del vetro come medium espressivo, realizzate dal 2013 ad oggi nel laboratorio e fornace di Adriano Berengo sull’isola di Murano da grandi artisti contemporanei come Ai WeiweiVanessa BeecroftTony CraggVik Muniz, Jaume Plensa, Laure ProuvostThomas SchütteSean Scully ed Erwin Wurm in dialogo con il percorso espositivo permanente e gli arredi sei/settecenteschi della Venaria.

La mostra è organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude in collaborazione con Fondazione Berengo/Berengo Studio con il supporto di Villaggio Globale International ed è visitabile fino al 10 novembre dal martedì alla domenica dalle 9,30 alle 19,30 con il biglietto Tutto in una reggia.

                                                         Andrea Macciò

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