AD ALESSANDRIA UNA MOSTRA DA NON PERDERE

“Moroni 31” inaugurata a Palazzo Cuttica in occasione del Capodanno Alessandrino la mostra dell’artista Andrea Moroni

In occasione del Capodanno Alessandrinopresso il Museo Civico di Palazzo Cuttica è stata inaugurata sabato 31 agosto 2024 Moroni 31 la mostra dell’artista Andrea Moroni, che in occasione del tradizionale evento di fine agosto è rimasta aperta sino alle 23,30

Andrea Moroni è un artista autodidatta, che si è formato seguendo una serie di lezioni sulle principali tecniche pittoriche. Fondamentale nella sua ricerca di uno stile tutto personale le collaborazioni realizzate nell’ambito del “Progetto Firpo”, in particolare la Lavacoscienza con Massimo Gastini che gli ha permesso di migliorare le proprie competenze in tal senso. Come spiega lo stesso artista “per leggere le mie opere bisogna staccarsi dai normali cliché del realismo ed entrare in un contesto straniante”.

Le opere esposte a Palazzo Cuttica rappresentano situazioni urbane, notturni, interni fumosi dai quali emergono personaggi che sembrano affiorare dall’ombra. Le forme, la pittura materica e i colori accesi ricordano la pittura dei Fauves e dell’Espressionismo tedesco.

Uno dei soggetti ricorrenti nell’arte di Moroni è quello del bar e dei suoi personaggi, forse influenzato dall’esperienza dell’autore stesso nel mondo della ristorazione, in opere che ricordano le atmosfere di Edward Hopper. Tra i materiali usati da Moroni, troviamo la carta di giornale “trattata” e altri materiali di recupero applicati su tela.

Secondo il critico Carlo Pesce “prendendo le mosse da forme che riportano alla Nuova oggettività, Moroni che afferma appunto l’enorme influenza dell’Espressionismo tedesco, parte dalla constatazione di ciò che lo circonda, trasformandosi in un testimone del suo tempo. Le figure che Moroni rappresenta creano l’immagine di personaggi ben definiti e riconoscibili quali elementi di un certo modo di interpretare la vita”. Nel presentare la sua mostra, Moroni afferma che “mi piace lasciare un segno sulla tela, conducendo il pubblico verso una gita espressiva in eccitazione tra amore, segnali e realtà”.

La mostra di Moroni è l’occasione per ammirare anche il “San Giorgio” di Lucio Fontana, in una suggestiva installazione solitaria al centro di una delle sale più suggestive del museo, e il ritorno nel percorso del Museo delle “sovrapporte” di Giovanni Battista Carlone e Giovanni Michele Graneri, tornate allo splendore originario dopo il lungo restauro, illustrato nella mostra che si è tenuta l’anno scorso alle sale d’arte.

La mostra di Andrea Moroni resterà aperta fino al 29 settembre 2024 dalle 15 alle 19 dal giovedì alla domenica.

                                                        Andrea Macciò

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