Un ricordo della grande attrice a 30 anni dalla sua scomparsa
L’evento verrà presentato dalla Fish&Chips International Erotic Film Festival domenica 15 settembre 2024 ore 18,30, presso la Sala Soldati del Cinema Massimo di Torino
Noi de “l’inchiostro fresco” nell’occasione torniamo a chiedere, come già perorammo con un nostro articolo il 26 agosto 2016, all’Amministrazione comunale di Lerma (Al), paese di adozione di Moana Pozzi, la realizzazione di una statua a suo perenne ricordo per rendere omaggio alla grande attrice che ha influenzato la società italiana traghettando la sessualità e il desiderio dalla sfera privata alla dimensione del dibattito pubblico. Gian Battista Cassulo
Il 15 settembre 1994 si spegneva a Lione, a soli 33 anni, Moana Pozzi, icona fuori e dentro il mondo del cinema pornografico. In occasione del trentennale della sua scomparsa, domenica 15 settembre 2024 alle ore 18,30 al Cinema Massimo di Torino, Fish&Chips Film Festival celebra la sua memoria con un talk a cura di Francesca Pellas, scrittrice, traduttrice e giornalista autrice di Tutto deve brillare. Vita e sogni di Moana Pozzi, edito da Blackie Edizioni (2024), e Sofia Torre, dottoranda presso l’Università dell’Aquila ed esperta di Porn Studies, autrice del saggio Cagne di paglia per Einaudi.
Ad accompagnare l’incontro sulla leggendaria figura di Moana saranno i materiali di archivio provenienti dalle Teche Rai, tra cui la “consegna” di Piero Chiambretti sul Partito dell’amore per la trasmissione Il portalettere, l’intervista sui temi della seduzione a Mixer e la chiacchierata a tutto tondo sulla sua vita professionale e privata durante il programma Harem.
L’omaggio a Moana proseguirà con la proiezione di un cult degli anni ‘80, Fantastica Moana di Riccardo Schicchi (1987), il film che segna il debutto ufficiale di Moana Pozzi nel mondo dell’hardcore. Moana è bella e famosa ma perseguitata: un ammiratore esercita una strana forza su di lei, infatti dopo averla vista su un cartellone inizia a fantasticare e a vederla in ogni donna bionda e scollacciata.
Al momento del debutto sul grande schermo, Moana è già un personaggio noto in Italia: nell’anno precedente, l’attrice era salita agli onori della cronaca con il processo per lo spettacolo Curve deliziose, dove le protagoniste femminili, Moana Pozzi, Cicciolina, Ramba, Cornelia Oltean e il loro manager Schicchi, insieme al tecnico delle luci, furono denunciati per atti osceni e denunciati per la violazione dell’articolo 528 del Codice penale italiano.
A trent’anni dalla sua scomparsa, la stella di Moana sembra non sbiadire mai, specchio di una personalità che continua a risplendere nei desideri e negli immaginari di molti. Attraverso il suo corpo e la sua mente, Moana è stata artefice di una rivoluzione personale che è diventata collettiva. La sua influenza sulla società italiana ha infatti travalicato i confini dell’erotismo, giungendo fino alla politica con il leggendario Partito dell’amore. Ha reso la sessualità e il desiderio temi di dibattito pubblico, ha lavorato con Fellini e in televisione. Fiera e consapevole di sé stessa, fino alla fine.
Francesca