Dopo le due forti ondate di maltempo che hanno afflitto la nostra Regione lo scorso mese di ottobre, ci siamo recati a Masone per parlare col primo cittadino Omar Missarelli in modo da avere un resoconto delle criticità riscontrate sul territorio e degli interventi resisi necessari
“I problemi grossi li abbiamo avuti con la prima perturbazione dell’otto ottobre, dove in 12 ore sono caduti ben 312 mm d’acqua sul Comune di Masone; questo ha comportato la saturazione dei terreni e di conseguenza ci sono state diverse frane che hanno creato non pochi disagi, tuttavia il livello dei torrenti e dello Stura ha resisistito bene. Lo smottamento più importante è stato quello in località Bertè, nel centro del Paese , dove sono rimaste isolate per alcune ore una quarantina di persone. La viabilità in questa frazione è stata ripristinata la sera stessa per i mezzi di soccorso mentre tutt’oggi la strada viene chiusa in caso di allerta meteo.”
“Sempre durante l’episodio metereologico dell’otto ottobre, in località Busa sono rimaste isolate 12 persone a causa di una frana prontemente rimossa dagli operai comunali nell’arco della giornata. Entrambe queste due criticità, in cui sono rimasti isolati dei cittadini, sono state catalogate dal Comune come interventi di somma urgenza ed hanno quindi visto un immediato intervento da parte degli addetti ai lavori per ripristinare al più presto la situazione di normalità.”
“In via Montegrappa” prosegue il Sindaco “ il ruscello si è mangiato l’argine ed è arrivato a lambire la strada. In località La Masca ci sono stati problemi invece sia nella prima che nella seconda ondata di maltempo di sabato 26 ottobre dove , in questa occasione, sono caduti oltre 150 mm di pioggia in poche ore facendo tracimare il torrente sulla strada bloccando la viabilità fino al giorno seguente”
Ad oggi i conti dei danni tra la prima e la seconda ondata di maltempo per il solo Comune di Masone sono circa di 800.000 euro afferma il Primo Cittadino.
Luca Serlenga
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Grazie per le informazioni precise ed accurate forniteci. Sono importanti per prepara i alle all’erta sempre più frequenti visti i cambiamenti climatici.