GIORNATA DI COMMEMORAZIONE AL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI ALESSANDRIA

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Alessandria ha ospitato questa mattina (martedì 12 novembre 2024) le Sezioni di Alessandria delle Associazioni nazionaliCombattenti e Reduci” e “Decorati al Valor Civile – Nastro Tricolore” in occasione della deposizione di una corona in onore e in ricordo dei Caduti di Nassiriya

Roberto Pascoli, in nome delle associazioni, ha letto il ricordo di quel giorno di 21 anni fa ripercorrendo quei tragici fatti dove morirono 12 carabinieri, cinque soldati dell’esercito e due civili oltre a 9 iracheni. I feriti furono venti: 15 carabinieri, quattro militari e un civile. Il carabiniere Andrea Filippa, di guardia all’ingresso della base principale, riuscì a colpire i due attentatori, tant’è che il camion usato per l’attentato non esplose all’interno della caserma ma sul cancello di entrata, evitando così una strage di più ampie proporzioni.

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, Ten. Col. Giovanni Palatini, ha poi reso quindi onore ai Caduti con un sentito intervento, che ha anticipato la benedizione della corona e la preghiera in ricordo con cui si è conclusa la commemorazione.

La Redazione

Oggi noi de “l’inchiostro fresco” vorremmo ricordare anche un’altra strage che accadde in questa stessa giornata di 63 anni fa

KINDU 1961: UN RICORDO DEI MILITARI PERITI NELLE MISSIONI ALL’ESTERO

Oggi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio ai caduti di Nassiriya nel 21° anniversario della strage avvenuta in Iraq il 12 novembre 2003 in cui perirono 17 militari e due civili, e così è avvenuto in tutto il nostro Paese.

Personalmente nell’unirmi a questo ricordo, vorrei menzionare anche l’eccidio di Kindu avvenuto tra l’11 e il 12 novembre del 1961 in Congo, dove furono trucidati 13 aviatori italiani della 46° Brigata aerea di stanza a Pisa, che con due C-119 (aerei cargo) avevano portato aiuti umanitari in quel paese del centro Africa insanguinato da una fratricida guerra civile.

Il Belgio infatti lo aveva lasciato da poco, dopo averlo in anni e anni di colonizzazione depredato delle sue ricchezze, abbandonandolo nel caos più assoluto e in mano agli odi tribali di antica origine storica e fomentati dagli interessi internazionali che volevano mettere le mani sulle vaste risorse minerarie e agricole della regione del Katanga.

Sul campo, dopo l’uccisione di Patrice Lumumba avvenuta nel 1961(17 gennaio 1961) si confrontavano senza esclusione di colpi le fazioni rispettivamente comandate da Mobutu, Gizenga e Ciombe.

In quel clima infuocato i nostri due aerei cargo decollarono sabato 11 novembre dall’aeroporto di Leopoldville (oggi Kinshasa) per portare i rifornimenti e generi di conforto ad una guarnigione malese dell’ONU di stanza a Kindu.

I due aerei furono però confusi dalle milizie agli ordini di Gizenga come aerei carichi di paracadutisti katanghesi agli ordini di Ciombe e così 300 miliziani congolesi al comando del colonnello Pakassa si diressero a presidio malese dell’ONU facendo prigionieri i nostri connazionali considerati amici della fazione opposta alla loro e nella notte tra l’11 e il 12 novembre del 1961 li trucidarono a colpi di mitra.

Oggi un dovuto ricordo a questi Caduti sarebbe umanamente e istituzionalmente necessario!!!!!

Gian Battista Cassulo

Visite: 107

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *