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UNA LETTERA DA CLAUDIO RAVA

I nostri lettori ci scrivono e dalle loro lettere noi ci sentiamo ancor più incoraggiati ad andare avanti…

Cari lettori giorni fa aprendo la posta elettronica, nel mare di mail che giornalmente arrivano in redazione, una per la sua semplicità ed immediatezza mi ha colpito in modo particolare e l’ho letta in un batti baleno.

È la lettera che vedete qui sotto ed è di uno scrittore alessandrino, Claudio Rava, che ha dato alle stampe un libro di fantascienza titolato “BETA E PSI”, vincitore della IV edizione del premio letterario per inediti indetto dalla casa editrice Nemo di Milano.

Personalmente non ho ancora avuto modo di leggerlo, perché scrivo sempre e non ho tempo per altro, ma provvederò quanto prima e intanto vi lascio alla lettera di questo autore che è un fisico che collabora con il Dipartimento di Matematica dell’Università di Genova, ma ha la passione per la scrittura, in questo caso fantascientifica con lo sfondo del mistero.

E allora, tanto per restare nel tema, nel lasciarvi alla lettera di Claudio Rava, mi congedo da voi con la citazione di un grande, Albert Einstein che a proposito del mistero diceva che: “…esso è la sorgente di tutta la vera arte e la vera scienza”.

Gian Battista Cassulo

Spett.le Redazione

“Mi chiamo Claudio Rava. Ho scritto un romanzo intitolato Beta e Psi, con il quale ho vinto un concorso presso una piccola casa editrice milanese, la Nemo Edizioni. Il premio era la pubblicazione, e così dallo scorso settembre il libro è disponibile nei principali store online, oppure può essere ordinato in libreria.

Si tratta di un romanzo fantastico, che afferisce principalmente al filone del realismo magico. Nonostante questo, ci sono molti elementi autobiografici nelle vicissitudini di Paolo, il protagonista. Costui ha una vita solitaria e monotona, ma un giorno la sua esistenza viene sconvolta dal fatto che alcuni suoi pensieri si avverano nella realtà, a volte con conseguenze molto gravi. Lui non controlla questo fenomeno, che fin dal principio assume più il connotato di una maledizione che quello di un dono. In questo ho trasposto la mia personale “maledizione“: l’autismo. Paolo è divorato dall’angoscia e dalla ricerca di una soluzione, si rivolge a “esperti” di tutti i tipi, quali preti, medici e scienziati. La sua salute si compromette, sia sul piano fisico che mentale. Ho voluto infatti che la condizione di Paolo apparisse soprattutto come una malattia, e ad essa ho voluto affiancare la dimensione della terapia, per quanto la minaccia appaia ultraterrena e invincibile. Proprio come appare una patologia cronica a coloro che ne sono affetti.

Mi farebbe molto piacere se foste interessati ad intervistarmi. In ogni caso vi ringrazio.

Claudio Rava

Caro Rava certamente ci attiveremo per una intervista, attendi solo il tempo per organizzarci!!!!! Un cordiale saluto da GB Cassulo

Info: Claudio Luigi Stefano Rava – clsrava@gmail.com

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