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SERRAVALLE SCRIVIA: DUE INCONTRI DELLA PROF.SSA CORSINI

Venerdì 29 novembre, alle 17.00, si parlerà della “Turandot”, quinto incontro del ciclo “Poesia e Melodramma” che quest’anno è stato dedicato interamente a Puccini, in occasione del centenario dalla sua morte.

Turandot, ultima opera di Puccini, va in scena alla Scala sotto la direzione di Toscanini  un anno e cinque mesi dopo la morte del compositore, il 25 aprile 1926.

Il libretto di Turandot, tratto da una fiaba di Carlo Gozzi, racconta la vicenda di una principessa cinese che sposerà solo chi riuscirà a sciogliere i tre enigmi da lei proposti; ma chi fallirà nell’impresa sarà giustiziato. Il nodo cruciale del dramma, che Puccini cercò invano di risolvere, è costituito dalla trasformazione della principessa Turandot, algida e sanguinaria, in una donna innamorata.

L’opera rimase incompiuta per la morte del compositore in una clinica di Bruxelles e venne completata da Franco Alfano.

La sera della prima però Toscanini scelse di interrompere l’esecuzione esattamente dove Puccini l’aveva lasciata, voltandosi verso il pubblico e pronunciando la frase: «Qui l’opera finisce perché’ il Maestro è morto».

Questa frase è particolarmente significativa perché Turandot, l’opera senza finale, segna anche la fine del melodramma romantico e della stessa opera italiana. Il rinnovamento che Puccini aveva cercato di mettere in atto non avrà seguito. Negli anni successivi ci saranno ancora opere, e compositori d’opera lirica, ma… sarà tutta un’altra storia. La grande stagione dell’opera italiana finisce con Turandot.

Da non perdere anche l’incontro di lunedì 2 dicembre, in cui la prof.ssa Corsini, dedicherà a tutti gli appassionati d’opera un incontro speciale dedicato alla prima alla Scala de “La Forza del Destino” melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi.

L’Opera va in scena il 7 dicembre 2024 alle ore 18:00, diretta dal Maestro Riccardo Chailly con la regia di Leo Muscato.

La forza del destino è un’opera di Giuseppe Verdi, debuttata nel 1862 a San Pietroburgo. Successivamente, Verdi la rielaborò, e la versione definitiva fu rappresentata al Teatro alla Scala nel 1869.

Ispirata a un dramma spagnolo di Ángel de Saavedra, l’opera racconta un intreccio segnato da un destino implacabile che travolge i protagonisti. I temi principali sono il fato, la vendetta e la redenzione, accompagnati da una partitura musicale intensa e drammatica, capace di esprimere le emozioni profonde dei personaggi. La produzione vede in scena un cast d’eccezione, con interpreti di grande fama: Anna Netrebko nei panni di Leonora, Ludovic Tézier nel ruolo di Don Carlo e Brian Jagde come Don Alvaro

Marta Calcagno

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