A NOVI LIGURE UN RICORDO DEI SETTE FRATELLI CERVI

I fascisti non tardarono a stroncarne l’intensa attività cospirativa: all’alba del 25 novembre 1943, un plotone di militi circondò l’edificio, in parte incendiandolo e al termine della sparatoria i sette fratelli, dopo essersi arresi, vennero catturati e condotti al carcere politico dei Servi a Reggio Emilia.

Stessa sorte toccò al padre Alcide che non volle abbandonarli, al compagno partigiano Quarto Camurri e ad alcuni ex prigionieri alleati.

Alla fine la casa della famiglia venne completamente bruciata dai fascisti, con le donne ed i bambini abbandonati in strada. Il 28 dicembre 1943, papà Cervi nella sua cella non fu nemmeno informato quando i suoi figli vennero condotti al poligono di tiro di Reggio e lì fucilati, insieme a Quarto Camurri.

Adelmo aveva allora appena compiuto quattro mesi. “Dopo un raccolto ne viene un altro, bisogna andare avanti”: queste le parole del vecchio “Cide” quando, tornato a casa dal carcere, seppe dalla moglie Genoeffa la tragica fine dei suoi ragazzi.

Nell’immediato dopoguerra, il Presidente della Repubblica appuntò sette medaglie d’argento, simbolo del sacrificio dei suoi figli, sul petto del vecchio padre che partecipò alle grandi manifestazioni politiche, partigiane ed antifasciste in mezzo mondo, rappresentando la Resistenza italiana, prima di morire il 27 marzo 1970, a 94 anni.

Durante l’incontro di martedì  14 gennaio, alle ore 21, presso la sala Conferenze della Biblioteca civica (via Marconi 66)  – organizzato,  in collaborazione con la Biblioteca,  dalla sezione locale dell’Anpi, dal Comune e dal neonato Comitato per le celebrazioni dell’80° della Liberazione – Adelmo Cervi condividerà con  la cittadinanza la sua testimonianza e  la sua riflessione sui temi della memoria storica, della Resistenza e dell’impegno civile, aiutandosi anche con la proiezione di foto e di filmati.

Il giorno dopo, mercoledì 15 gennaio alla mattina, alle ore 10, nella stessa sede incontrerà invece alcune classi quinte dell’Istituto scolastico Ciampini- Boccardo, dialogando con gli studenti sui valori resistenziali, fondamentali per comprendere il passato e costruire un futuro consapevole.

La redazione

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