È stata inaugurata giovedì 27 febbraio 2025 alle Sale d’Arte di Alessandria la mostra fotografica “Maurizio Buscarino – Figure nel campo dello sguardo”
Un nuovo progetto espositivo che ripercorre la carriera di Maurizio Buscarino,uno dei più importanti fotografi di teatro a livello internazionale, attraverso la sua potente ritrattistica.
“Maurizio Buscarino- Figure del campo dello sguardo”
La mostra è articolata in tre sezioni: la prima, nella Sala Migliara, ospita una selezione di intensi ritratti di Buscarino, tutti legati al mondo teatrale. Accanto ai ritratti di nomi noti del teatro e del cinema come Else Marie Lauvnik, Francisco Capello, Dario Fo, Laurence Calane, Stefania Sandrelli e moltissimi altri, troviamo anche una grande attenzione alle esperienze dei teatri della “marginalità”, i teatri di ricerca e di sperimentazione, come quello di Pontedera, ma anche ai teatri delle carceri, come quelli di Volterra, Lodi, Milano, Foggia, Bologna e Palermo.
Tadeusz Kantor, Jerzy Grotowski, Eimuntas Nekrosius, Dario Fo e Vladimir Vasiliev sono solo alcuni dei nomi di celebri attori, registi e coreografi con i quali Buscarino ha collaborato, i cui viaggi lo porteranno fino in Giappone per realizzare un reportage sulla figura di Jusaburo Tsujimura, esponente di spicco del Bunraku, il teatro giapponese di “marionette”.
Buscarino ha dedicato una grande attenzione alla contemporaneità che lo circondava. Il suo lavoro non è soltanto testimonianza di eventi teatrali ma un’indagine sulla figura e sulla condizione umana, sul concetto di finzione e di realtà, sulle culture dominanti e su quelle emarginate: così il suo archivio nel tempo è diventato un imponente documento sulla cultura degli ultimi decenni del ‘900 esplorata attraverso il suo punto di vista sul luogo in cui si vede accadere qualcosa – il teatro – che, insieme ai suoi scritti, è una importante rappresentazione della sua visione del mondo.
Una sezione della mostra, nella Sala Morbelli, con 37 opere, è dedicata al Laboratorio Lirico di Alessandria, un ambizioso progetto che dal 1980 al 1992 ha portato la performance lirica a un alto livello qualitativo, progetto che ha avuto una risonanza internazionale. Maurizio Buscarino è stato testimone di tutte le edizioni del Laboratorio e le storiche fotografie vengono ora riproposte al pubblico.
Nella sala al piano superiore, la sezione Cafassi, alcune immagini di eventi teatrali che ripercorrono la storia della città di Alessandria e un video di presentazione.
Ad accompagnare questa sezione il catalogo “Melodramma in Laboratorio, 1980-1992”, con testi di Franco Ferrari, Maurizio Buscarino e Giovanna Calvenzi, progetto grafico di Giorgio Annone/ LineLab.
La mostra è realizzata da ASM Costruire Insieme e dalla Città di Alessandria, con la collaborazione di Alexala Agenzia Turistica locale della Provincia di Alessandria per la promozione sul territorio.
L’esposizione si avvale inoltre del patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
La mostra “Maurizio Buscarino- Figure dello Sguardo” resterà aperta dal 27 febbraio all’8 giugnocon oltre oltre novanta opererealizzate a partire dal 1975 fino agli anni più recenti, selezionate e stampate dall’autore stesso, a cura di Giovanna Calvenzi.
Andrea Macciò
CHI È MAURIZIO BUSCARINO
Nato a Bergamo nel 1944, Maurizio Buscarino si avvicina al teatro grazie all’incontro nel 1973 con La casa del padredella compagnia norvegese dell’Odin Teatret, un incontro che sancisce la nascita di una carriera cinquantennale che lo porterà a viaggiare in Italia, in Europa e nel mondo per raccontare e testimoniare il teatro in tutte le sue forme.
Scrive Buscarino: “Nel teatro ho incontrato molte tribù, alleate o in guerra fra loro, alcune non sanno nemmeno dell’esistenza di certe altre. E poi sciamani, donne, piccoli e grandi guerrieri, pazzi, sapienti, astuti, malati, venditori di whisky, predicatori, prigionieri, solitari, morenti, esseri gentili, esseri indifesi, certi visi pallidi, anche qualche essere vile, ognuno con il proprio sguardo: diritto verso di me o abbassato o sorridente o segreto o portato altrove o assente o torvo o trasparente o folle o disperato. È questo sguardo che cerco di trattenere, per un momento, quando il vertice delle cose si chiude, per afferrare un appiglio, una certezza. Le fotografie, per me, sono la pressione dello sguardo, unica possibilità di contatto”.
UN COMMENTO DELLA CURATRICE DELLA MOSTRA, GIOVANNA CALVENZI
Scrive la curatrice Giovanna Calvenzi: “Un testimone che definire “fotografo di teatro” è quasi riduttivo. Tuttavia, immagine dopo immagine si ha la percezione sempre più definitiva che Buscarino non sia né testimone né interprete della messa in scena bensì uno dei protagonisti con i quali condivide lo spazio narrativo, attento a cogliere volti, sguardi, gesti dei suoi compagni di lavoro. La preziosa documentazione che oggi possiamo rivedere è un regalo che la maestria di Buscarino fa alla città di Alessandria che per quasi tredici anni ha saputo accogliere un laboratorio dedicato alla musica, unico in Italia”
Andrea Macciò