Sembra che nella piana tra Bosco Marengo, Fresonara e Frugarolo sia stato individuato un sito per lo stoccaggio di scorie radioattive. Per saperne di più, noi de “l’inchiostro fresco” abbiamo già eseguito un sopralluogo in quest’area, come si vede nel filmato del quale vi accludiamo il relativo link:
….. e abbiamo chiesto ai membri del Comitato “Bosco libero dal nucleare” un incontro per saperne di più. Li vedremo in località Laghi, sabato 10 aprile 2021 alle ore 16,00 e lì parleremo con il suo presidente, la sig.ra Roberta Tornielli, la quale, attorniata dai suoi consulenti, ci fornirà le più approfondite notizie, non solo su questa vicenda, ma ci illustrerà anche le peculiarità di questo territorio ricco di falde acquifere e da sempre dedito all’agricoltura. Intanto vi anticipiamo qui di seguito alcuni punti che verranno approfonditi nel corso dl nostro incontro di sabato prossimo.
OBIETTIVI DEL COMITATO “BOSCO LIBERO DAL NUCLEARE”
L’obiettivo del Comitato è di opporsi tecnicamente alla costruzione di questo deposito nell’area individuata, in quanto, non solo si verrebbe a trovare a ridosso di svariate aree abitate, ma soprattutto perché la valutazione ha trascurato la presenza di falde che alimentano (immediatamente a valle) i pozzi degli acquedotti di Bosco e Frugarolo e di un acquifero profondo che interessa tutta la piana alessandrina.
DOCUMENTAZIONE
Specifica documentazione è visibile sul link https://www.depositonazionale.it/ dove si potrà trovare informazioni generali sull’opera.
UBICAZIONE
L’ubicazione del sito è visibile sul link riguardante l’area di interesse (Area AL-1), specificando che NON riguarda minimamente l’area della ex FN ma si trova tra le provinciali 154 tra Bosco e Novi e 180 tra Bosco e Fresonara:
e l’ordine di idoneità:https://www.depositonazionale.it/documentale/documenti_proposta_cnapi/ordine_di_idoneita/dngs00226_procedura_risultati_classificazione_aree.pdf
LE MAPPE E LE POSIZIONI DEI POZZI
Per un maggiore dettaglio, il Comitato ha provveduto a redigere e a recuperare dettagliate mappe della zona, in ordine alla posizione dei pozzi e delle falde acquifere:
- una mappa dell’area individuata (file AL-1 CTR1);
- le versioni più dettagliate in cui sono evidenziate alcune aree di interesse (Aree A1 A2);
- la posizione dei pozzi dell’acquedotto e la direzione della falda (AL1-AL2 RNTO Direz falde ultima);
Preciso che il file “Aree AL1 AL2 sulle falde profonde”, evidenzia la posizione delle due aree potenzialmente idonee rispetto alla parte a maggior spessore dell’acquifero.
RELAZIONI TECNICHE E STUDI
Infine il Comitato ha raccolto una serie di relazioni tecniche e studi sul sito in questione: uno redatto da ENEA e l’altro dal CNR; entrambi presentano contenuti piuttosto rilevanti. In estrema sintesi:
- nell’ultima pagina dello “Studio sulla vocazionalità del territorio alessandrino ai fini dello smaltimento dei rifiuti industriali” dell’ENEA (1995) c’è l’elenco dei comuni che hanno un suolo poco permeabile (e quindi meno soggetto a percolamenti in profondità): tra questi non figurano Bosco Marengo e Frugarolo.
- Nello studio “Geologia e idrostratigrafia profonda della Pianura Padana occidentale” (testo_idrostat2.pdf), l’Allegato 40, a pag. 117, riguarda la Carta dello spessore utile totale degli acquiferi ed evidenzia la posizione delle due aree potenzialmente idonee rispetto alla parte a maggior spessore dell’acquifero.
CARATTERISTICHE STORICHE
Un ulteriore punto da sottolineare relativamente all’area AL-1 è di carattere storico. L’area è attraversata dalla Via Aemilia Scauri, la strada romana fatta costruire dal censore Marco Emilio Scauro nel 109 a.C. e che univa Derthona a Vada Sabatia (Vado Ligure), sulla quale esiste in vincolo archeologico.
La redazione
Per adesione