Siamo ritornati a visitare la cappella votiva di Saint-Nicolas dedicata ai partigiani
Vens – frazione di Saint-Nicolas Gli stambecchi sulle alture attorno al lago Il lago di Leysser
Oggi, venerdì 8 luglio 2021, di ritorno da Vens, da dove questa mattina siamo partiti per una lunga escursione al Lac Leysser a 2.418 metri s.l.m., passando per il Lac du Joux, ci siamo nuovamente fermati a Saint-Nicolas, che più che un comune potremmo dire sia un balcone fiorito sulla sottostante vallata, e siamo ritornati al “Bois de la Tour” con il suo “sentiero degli alberi”, perché avremmo l’idea di proporre un qualcosa di simile anche per il Parco Castello che abbiamo a Novi Ligure (Al), e ci siamo fermati nuovamente al Sacrario dei Partigiani dove alcuni “turisti”, ignari dei cartelli posti dall’Amministrazione comunale invitanti a rispettare il decoro del luogo, avevano bivaccato lasciando il segno del loro passaggio.
Abbiamo trovato tutto in ordine e addirittura sul cancello della cappella votiva c’era anche un bel mazzolino di fiori.
Complimenti all’Amministrazione comunale e al gestore del “Bois de la Tour” per l’intervento e cogliamo l’occasione per invitare i nostri lettori che si trovano in villeggiatura in Val d’Aosta a partecipare, presso il Sacrario, il 1° agosto alle ore 16 alla messa e alla commemorazione della Battaglia di Vertosan, che si in questi luoghi svolse il 10 agosto 1944.
Gian Battista Cassulo
Una foto d’archivio sulla commemorazione ai caduti partigiani della “Banda Vertosan” di Saint-Nicolas nelle frazioni di Cerlogne e Vens
La Battaglia di Vertosan
La Battaglia di Vertosan inizia la mattina del 30 luglio 1944 quando verso Saint-Nicolas salgono da Saint-Pierre e da Avise due colonne della Wehrmacht fiancheggiate dai militi della repubblica di Salò di stanza ad Aosta. È un’azione a tenaglia che non lascia scampo ai partigiani che operano in zona e che hanno la loro base logistica a Cerlogne. Tra l’altro il sistema di difesa del territorio montano, messo in atto dai partigiani, basato sul minamento delle principali vie di comunicazione con la sottostante vallata, come il posizionamento di cariche esplosive sotto il ponte di Evian, non funziona e così le forze tedesche riescono a giungere sul pianoro di Saint-Nicolas e il 10 agosto 1944 hanno la meglio sui partigiani che, circondati, cadono sul campo, mentre il paese di Cerlogne viene dato alle fiamme.
Ecco i loro nomi: Leone Bichi (28 anni), il sottotenente Paolo Minuto (24 anni), Pierino Chanoux (20 anni), Leone Frassy (21 anni), Maturino Tiblet (23 anni), Rosito Elso Armand (26 ani), Paolo Giuseppe Fusinaz (22 anni), Alfredo Bal (20 anni), Luigi Désaymonet (23 anni), Giuseppe Vermondi (17 anni), Giosefatte Frazza (19 anni), Aldo Fraioli, di soli 16 anni, Aldo Dobry (20 anni) e un giovane cecoslovacco che si era unito ai partigiani valdostani.
Oltre a questi, furono uccisi anche tre civili: Oreste Junod (18 anni) ucciso a Vens, Silvano Cerlogne (69 anni) ucciso a Cerlogne e Augusto Thomasset (75 anni), che colpito gravemente a Fossaz morì all’ospedale di Aosta. (Fonte: Sito Regione Autonoma Valle d’Aosta)
La redazione