Ogni quarto di luna di Sara Pessino è un originale urban fantasy: un romanzo che tratta temi di fantasia ambientato in territori reali e riconoscibili del Piemonte: Arquata Scrivia, con la Torre e la misteriosa Casa Gotica con la mostra permanente dei Presepi, il Santuario di Montespineto a Stazzano, i resti di Libarna a Serravalle Scrivia, Torino. I “viaggiatori nel tempo” che popolano il mondo di Sara non si muovono a senso unico, ma in maniera bi-direzionale, migrando “ogni quarto di luna” tra passato (o futuro) e presente. Il nostro Andra Macciò si è recato a Stazzano e ha incontrato Sara Pessino e con lei ha approfondito questo libro che oggi vi presentiamo in questa recensione
Andrea Macciò sempre a caccia di nuovi talenti Sara Pessino trova nella felicità della vita la sua ispirazione
I PERSONAGGI E LA TRAMA
È Isif, geologo proveniente dal futuro, a evocare nei pressi della collina della Torre di Arquata, i “viaggiatori del tempo” in possesso di talismani chiamati “gocce di luna”: sono Dikte, sacerdotessa del culto pagano e tutto femminile della Dea Madre, Nicus, centurione romano, Beldie, prostituta medioevale, e Buddy, uomo primitivo. La torre di Arquata è la porta dello spazio-tempo. I quattro viaggiatori nel tempo (che a ogni quarto di luna tornano nel passato) entrano in contatto con una ragazza di Arquata, Anna, e il suo cane Black.
Isif, che proviene da un mondo freddo e disumanizzato, distrutto dai danni ambientali e nel quale sono state abolite tutte le attività non essenziali e i piaceri della vita, vuole tuttavia impedire l’estinzione dell’umanità in ricordo della nipotina Electra, lasciata in quel mondo sull’orlo del collasso.
Dikte, la sacerdotessa del culto della Dea Madre, proviene da un’Età dell’Oro governata dalle donne e da antichi saperi tramandati per via femminile. Un’età di pace, armonia, nella quale le armi erano sconosciute.
La magia dell’Età dell’Oro è stata rotta gettando il seme dell’odio e il mondo si è avviato verso una degenerazione che porterà all’estinzione dell’umanità. Solo trovando l’Occhio di Luna, un talismano dai poteri magici, il processo potrà essere invertito. A contrastare l’operazione dei viaggiatori nel tempo, forze del male guidate dal misterioso Arthur e la scomposta armata militare guidata dal Generale Mancini.
I viaggiatori nel tempo dovranno affrontare prove durissime, lo sfasamento tra passato e futuro, Nicus vedrà la fiorente città di Libarna trasformata in rovine, Anna dovrà affrontare una difficilissima prova di metamorfosi fisica, che già era stata affrontata da Buddy per salvare l’umanità.
Un viaggio appassionante e avventuroso che ci porta in giro con la fantasia per la regione più esoterica d’Italia, il Piemonte. Dalla Torre di Arquata, luogo che trasmette un senso di magia e stupore, al Santuario di Montespineto, ai luoghi esoterici di Torino, come la Chiesa della Gran Madre di Dio, sotto la quale si dice sia sepolto il Santo Graal e che nella tradizione esoterica che caratterizza l’antica capitale del Regno Sabaudo e poi d’Italia è uno dei “punti positivi” nei quali si concentrano le zone del bene, assieme al centro di Piazza Castello e a Piazza Carlo Emanuele.
I personaggi sono ben delineati dal punto di vista psicologico e l’autrice riesce a rendere con grande efficacia i continui salti temporali che “ogni quarto di luna” caratterizzano il libro.
Riusciranno i quattro viaggiatori nel tempo a trovare l’Occhio di Luna ed evitare l’estinzione dell’umanità?
Sara Pessino nell’area archeologica di LIbarna La copertina del libro “Ogni quarto di luna”
LA RECENSIONE
Ogni quarto di luna è un lavoro molto interessante, in quanto con uno stile leggero e piacevole tratta, a un secondo livello di lettura, temi “esoterici” e anche sociali. Il futuro triste, nel quale è stato cancellato tutto ciò per cui vale la pena vivere, non è molto diverso dalla società nella quale abbiamo vissuto nell’ultimo anno e mezzo di pandemia. L’autrice mostra inoltre una profonda conoscenza dei culti pagani a prevalenza femminile, che hanno convissuto fino a un certo punto della storia con altre religioni e poi anche col Cristianesimo, fino al periodo tragico della repressione della stregoneria che ha originato la modernità di oggi, nella quale l’odio e il conflitto imperversano. A un secondo livello di lettura, il libro di Sara Pessino ci invita a riscoprire la saggezza che caratterizzava il culto della Grande Madre, la sua armonia con l’ambiente naturale, i saperi contadini e le antiche tradizioni tramandate per via femminile. Molto originale anche l’approccio al tema del viaggio nel tempo, che di solito avviene in via monodirezionale dal presente al futuro. Anche le descrizioni del territorio, Arquata, Libarna, Montespineto, Torino sono rese con grandissima efficacia e colgono l’aspetto misterioso ed esoterico non solo di Torino, sulla cui tradizione esoterica molto si è scritto, ma di luoghi che percorriamo nella quotidianità senza magari soffermarsi più di tanto, come la Casa Gotica o la torre di Arquata.
Andrea Macciò
Nella foto di copertina la Piazza Carlo Emanuele di Torino, città esoterica per eccellenza. Qui sotto i luoghi chiave del libro “Ogni quarto di luna“
La Torre di Arquata Scrivia La “Casa gotica” di Arquata Scrivia