La “Petrosyan Academy” di Arquata Scrivia sfonda al galà genovese

Una vittoria e ottimi piazzamenti per gli atleti della palestra arquatese

Domenica 7 Novembre alla palestra “Camalli de Zena” di Genova nei pressi della storica Lanterna, si è svolto un gran galà di combattimento dove 60 atleti non professionisti provenienti da dieci palestre di tutto il nord ovest d’Italia si sono sfidati con matches di boxe francese e K-1. Abbiamo intervistato Vittorio Gaione, titolare della palestra arquatese di K-1 Team Petrosyan Academy Arquata, l’unica delle quattro presenti in Italia ad avere una struttura interamente dedicata a questo sport, che ha partecipato con tre atleti ed uno di questi  è stato premiato con una medaglia.

Vittorio, cosa ci puoi dire della serata organizzata alla “Camalli”?

“Siamo stati invitati dall’organizzatore e allenatore Mauro Boido, che conosco da molti anni. Io e i miei atleti abbiamo accettato subito la sfida perché ci sentivamo pronti. Erano i primi incontri per me da allenatore e i primi per i miei atleti. È stato scelto per la serata il metodo del contatto leggero a cui nessuno di noi era abituato, ma siamo riusciti ugualmente a ottenere ottimi risultati.”

Spiegaci meglio, in cosa consiste il contatto leggero?

“In pratica nell’assegnare punti attraverso un semplice tocco dell’avversario. A differenza dei normali incontri, si lavora solo nel riuscire anche solo a sfiorare l’altro per ottenere punti, non è necessario portare colpi offensivi. I miei atleti non erano preparati a questa tipologia di incontro ma non hanno avuto nessun problema.”

Tu come li prepari?

“La mia è una preparazione per il full contact, ovvero apportare colpi offensivi. Ho sempre creduto che fosse meglio così perché in questo modo i miei atleti sono pronti a tutte e due le tipologie di incontro.”

Parlaci degli incontri del galà. Come sono andati i tuoi allievi?

“Ne ho presentati tre di pesi differenti: Sara Pinazzi(54kg), Alin Cazacu(79kg) e Carlos Barrezueta(70kg). Hanno partecipato a match di due round ciascuno di K-1 e nei quattro minuti che avevano a disposizione si sono fatti tutti valere portandosi a casa i complimenti degli arbitri e degli allenatori. Cazacu è riuscito anche a vincere una medaglia contro lo sfidante, un atleta di Savona.”

Insomma un successo. Lo stop forzato dell’attività della tua palestra a causa della pandemia quando credi che abbia inciso in questo risultato?

“Direi molto. La determinazione di tutti a non arrendersi è stata fondamentale. I miei allievi non smesso di credere in sé stessi ed in me ed io in loro nonostante il brutto momento. Questa è stata l’occasione per coronare tutti gli sforzi degli ultimi due anni di allenamento.”

Fausto Cavo

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